Braghiroli in rotta col M5s su Verdi e Pd

Terni: la consigliera contro la collega Trenta e il ‘patto civico’. «Serve confronto, non chiacchiere di chi non ha competenze»

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La tensione è palpabile, e Patrizia Braghiroli, architetto e soprattutto consigliera comunale del M5s a Terni, ha avuto pure il tempo di ragionarci su. Per questo il suo, più che uno sfogo, sembra piuttosto un percorso ragionato. Sì di critica alla collega Angelica Trenta che ha a sua volte contestato il percorso scelto in questa fase dall’amministrazione comunale di Terni per dare un nuovo teatro alla città, al posto del derelitto ‘Verdi’. Ma anche e soprattutto di presa di distanza dalla linea che vede ora i pentastellati vicini al Pd, a livello nazionale e locale, come le elezioni umbre dimostrano. Insomma, si può pure dire che la Braghiroli sia un bel po’ ‘in rotta’ col Movimento di cui è parte attiva da anni. Di seguito le sue riflessioni.

L’attacco al M5s, al Pd e al ‘patto civico’

«Sul Teatro Verdi – dice in una nota – occorre confrontarsi, innanzitutto dentro il Movimento. Mi fa specie che qualcuno del M5Stelle (la Trenta, che vorrebbe per Terni un nuovo teatro all’italiana, ndR) si faccia avanti sulla situazione del teatro Verdi dopo un anno e mezzo di assenza, tra l’altro senza avere alcuna competenza artistica né tecnica. Il Verdi – dice la Braghiroli – non ha mai avuto la giusta attenzione, per questo dopo undici anni non abbiamo ancora il nostro teatro. Nessuna attenzione proprio dall’amministrazione Pd che sono coloro i quali oggi vengono appoggiati proprio dal Movimento 5 Stelle con il ‘patto civico’ che di civico invece non ha nulla. Un agire in proprio senza alcun tipo di confronto con chi non ha mai smesso di servire la città. Ma evidentemente ora che ci sono poltrone a disposizione, ci si permette di giudicare un lavoro ed un’attenzione all’argomento che non ha mai avuto pausa».

Nel merito: «Fiducia nel Comune e negli architetti»

«Oggi abbiamo una bozza di progetto architettonico mai avuta finora, richiesta a gran voce a questa amministrazione da tutti i gruppi consiliari che hanno approvato tempo fa, all’unanimità, un atto di indirizzo della prima commissione che riporta tra i punti del dispositivo proprio la redazione del progetto preliminare. Ho fiducia negli architetti del Comune di Terni e nell’amministrazione comunale che ha risposto prontamente alle richieste dei consiglieri. Nel rispetto dei vincoli esistenti e delle richieste non trattabili della Soprintendenza, verrà prodotto un primo progetto – oggi abbiamo solo una bozza – che successivamente potrà essere revisionato o migliorato se necessario, perché no anche attraverso un concorso di idee o comunque in fase di progettazione esecutiva. La città ha bisogno di un teatro. Il Verdi – osserva Patrizia Braghiroli – deve essere riconsegnato alla cittadinanza. Sono stufa di vedere un relitto al centro della nostra città. I cittadini sono stanchi dell’inerzia di anni di amministrazione Pd».

«Chi è privo di competenze, non giudichi»

Poi l’affondo finale: «Non permetterò a nessuno, tanto meno a chi non ha le competenze per farlo, di giudicare inadeguato e scadente un progetto che di fatto ancora non è definito in tutte le sue parti. Mi impegnerò anche a dare il mio contributo tecnico all’amministrazione nell’ambito di questo processo virtuoso finalmente iniziato e che aspettavamo da anni, qualora il mio apporto sia richiesto, nello spirito di collaborazione che mi ha sempre distinto in tutti questi anni. Confido in ultimo nel confronto con il mio gruppo consiliare con il quale abbiamo sempre affrontato ogni difficoltà e ogni sfida, non in ultimo il restauro e la riqualificazione del teatro Verdi al fine di agire sempre e comunque per il bene della nostra città».

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