Cade e muore durante la fisioterapia

Città di Castello: la vittima, 42enne, aveva subito un intervento alla testa, durante la riabilitazione colpito da emorragia cerebrale. Due indagati

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Reduce da un delicato intervento alla testa, durante la riabilitazione in una clinica di Rimini è caduto, riportando un’emorragia cerebrale: è così che un 42enne originario di Città di Castello, ma residente a Pieve Santo Stefano (Arezzo), è morto il 3 ottobre scorso, a tre giorni di distanza dall’incidente, apparentemente futile. A riportare la notizia, di cui si è venuti a conoscenza dopo l’apertura di un’inchiesta per omicidio colposo, è Il Resto del Carlino.

I fatti

L’uomo, il 30 settembre scorso – dopo l’operazione superata con successo – era caduto mentre il fisioterapista lo stava riposizionando sul letto, battendo il volto e riportando apparentemente solo delle lesioni al naso non gravi. Tenuto conto della complessità dell’operazione a cui il paziente era stato sottoposto, il medico ha comunque richiesto una tac, programmata per il giorno successivo. Ma durante la notte le condizioni del 42enne si sarebbero improvvisamente aggravate, tanto da rendere necessario il trasporto urgente all’ospedale Bufalini di Cesena, dove è stata accertata la gravissima emorragia cerebrale che non gli ha poi lasciato scampo.

Il fascicolo

A dare il via alle indagini condotte dalla procura di Rimini un esposto presentato dai familiari della vittima, a conoscenza della caduta avvenuta qualche giorno prima. Il pm Elisabetta Melotti ha disposto l’autopsia e indagato due persone: il medico che si è occupato del 42enne dopo la caduta e il fisioterapista che lo seguiva nel percorso di riabilitazione.

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