Caduta Marini: «Grazie al M5s, non agli altri»

Umbria, Mascia Aniello del M5s ‘fiuta’ il clima elettorale: «Liberati e Carbonari si sono spesi, gli altri no. Tutto rischia di restare com’è»

Condividi questo articolo su

Matteo Salvini mercoledì pomeriggio a Perugia, il giorno dopo le dimissioni di Catiuscia Marini da presidente della Regione, con la tempestività che gli è solita. E gli altri? La lunga corsa verso il nuovo governo della Regione – possibile che si voti ad ottobre – è appena iniziata e già partono le prime ‘bordate’. Come quelle della collaboratrice del gruppo consiliare del M5s in Regione, Mascia Aniello.

Mascia Aniello

L’affondo: «Tutto sarà cambiato perché resti com’era»

Postando la foto di quando, nel 2015, il capogruppo pentastellato Andrea Liberati e la collega Maria Grazia Carbonari – in piena campagna elettorale – avevano simbolicamente ‘ripulito’ con spazzole e ramazze l’ingresso della Regione, la Aniello dice la sua senza mezzi termini: «Oggi, dopo meno di quattro anni, il lavoro costante, quotidiano, intenso di due sole persone (Liberati e la Carbonari, ndR), ha contribuito in maniera determinante a fare davvero pulizia in quei luoghi intrisi di malaffare e corruzione. Oggi Salvini viene a Perugia a prendersi i meriti, ma posso garantirvi che la Lega, come altri, hanno contribuito zero alla fine di questo regime cinquantennale. Alle prossime elezioni regionali, migliaia di umbri voteranno la Lega, o altre accozzaglie di centrodestra che mai, mai hanno fatto opposizione, consentendo a questi signorotti di durare così a lungo e perpetrare indisturbati nella malagestio che solo oggi viene a galla. E tutto sarà cambiato perché tutto resti com’era». L’affondo – anche agli alleati di governo – è servito.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli