Cambia menù a scuola: processo al prosciutto

Terni, cuoca e rappresentante di una ditta a giudizio per aver somministrato a Città della Pieve alimenti diversi dal capitolato

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Il processo, scaturito da un accertamento dei carabinieri del Nas, è di quelli curiosi. In pratica una cuoca e il rappresentante di una ditta di ristorazione, che si occupava dei pasti presso un istituto scolastico di Città della Pieve (Perugia), sono finiti a giudizio di fronte al tribunale di Terni per non aver somministrato ai bambini gli alimenti previsti dal capitolato d’appalto.

Prosciutto cotto ‘più gradito’ In pratica durante la verifica, risalente all’aprile del 2016, il Nas aveva riscontrato come al posto di stracchino e parmigiano fossero stati acquistati e quindi portati a tavola del prosciutto cotto – più gradito dai bimbi – e il meno costoso formaggio-grana. Ciò, stando ai militari, era avvenuto nei due mesi precedenti l’accertamento, in cui di stracchino e parmigiano, negli acquisti effettuati dalla mensa, non c’era traccia.

Il processo Tanto è bastato per far finire a processo – giudice è Elisa Fornaro, pm Cinzia Casciani – i due, accusati di ‘inadempimento di contratti di pubbliche forniture’. L’ultima udienza si è tenuta mercoledì mentre la prossima è stata fissata per il 26 settembre.

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