‘Cammino di Santiago’, Daniele va spedito

Un viaggio per se stesso e per la ‘sua’ Norcia, quello del 25enne Daniele Franchi che in 13 giorni ha già percorso 600 chilometri a piedi; alla meta ne mancano solo 130

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Il viaggio

di Fra.Tor.

In 13 giorni ha già percorso 600 chilometri, per la meta ne mancano solamente 130. Daniele Franchi – il ragazzo di 25 anni romano, cresciuto con la sua famiglia a San Pellegrino di Norcia e che lo scorso anno prima ha dovuto lottare contro una terribile malattia poi contro il terremoto che ha messo in ginocchio il centro Italia e ha distrutto la sua casa – prosegue spedito il suo Cammino di Santiago che da Saint Jean (Francia), da dove è partito lo scorso 3 ottobre, lo condurrà, appunto, a Santiago di Compostela, fino ad arrivare a Finisterre, l’angolo più occidentale dell’Europa continentale.

I messaggi su Facebook

Il viaggio spirituale Zaino in spalla, dove ha appeso una felpa con il logo di San Pellegrino di Norcia, Daniele il 3 ottobre ha iniziato il suo viaggio spirituale. Aggiornando ogni giorno la sua pagina Facebook, con foto e qualche breve racconto, Daniele tiene tutti informati sul suo viaggio e sul suo stato di salute. Molti i messaggi di sostegno e di incoraggiamento per il percorso che il ragazzo sta facendo. La cena, quando Daniele arriva in un nuovo albergo e pubblica in rete le foto del meritato pasto rifocillante, è diventata ormai un rito atteso da tutti, per commentare insieme le pietanze del giorno e chiedere al giovane come stia e come stia andando il suo viaggio.

Lo zaino di Daniele

Circa 13 città Con una media di circa 40 chilometri al giorno, percorsi interamente a piedi ovviamente, il giovane di Norcia domenica 15 ottobre aveva già ‘toccato’ 13 città (Roncisvalle, Burguete, Zubiri, Pamplona, Puente La Reina, Burgos, Castrojeriz, Fromista, Carrion De Los Condes, Mansilla De Las Mulas, Hospital De Orbigo, Rabanal Del Camino Ponferrada). «Sono stato veramente fortunato – ha raccontato lunedì ad umbriaOn – perché in questi giorni ho trovato sempre un tempo eccezionale. Giornate sempre soleggiate e anche molto calde. Ho potuto ammirare posti stupendi che mi hanno riempito il cuore e l’anima».

Le difficoltà con fumo e cenere

Qualche disagio Daniele, però, lunedì ha incontrato qualche disagio. «Mi trovo a Portela De Valcarce – ci ha spiegato – e sono stato costretto a fermarmi in albergo perché il fumo e la cenere mi impedivano di proseguire. Qui in Galizia – una regione spagnola, ndr. – sono scoppiati molti incendi dovuti alle temperature nettamente superiori alla media stagionale che si sommano alla siccità. Purtroppo l’intera regione è invasa da fumo e cenere e si fa veramente fatica a spostarsi, soprattutto a piedi. Per ora mi fermo e recupero un po’ le forze, ma domani mattina presto si riparte per fare altre tappe. Sicuramente gli incendi non fermeranno la mia voglia di raggiungere l’obbiettivo. Starò attento, ovviamente, le cose bisogna farle prima di tutto con il cervello». A questo punto, davanti a tanta determinazione, non resta che dare a Daniele un in bocca al lupo e raccomandarsi di fare tanta attenzione. Vai Daniele.

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