Caos serie B e C, l’Aic: «Stato di agitazione»

Incontro con i capitani delle squadre di B e delle ‘ripescabili’. Tommasi: «Attendere il Collegio di garanzia, rinviare prime giornate». Balata: «Si gioca». Serie C verso lo stop

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26 novembre 2017, Balata con Santopadre e Ranucci prima del derby

Nessuno sciopero proclamato, ma un invito ai piani alti – Figc e Lnpb, vale a dire il commissario straordinario Roberto Fabbricini e Mauro Balata – ad attendere per definire la situazione e la proclamazione dello stato di agitazione. Questo il risultato della riunione di lunedì mattina a Roma tra l’Associazione Italiana Calciatori del presidente Damiano Tommasi e alcuni capitani delle squadre di serie B e delle ‘ripescabili’ (presente anche Marino Defendi della Ternana): l’ex centrocampista dell’Italia e della Roma, in sostanza, chiede di mettersi in stand-by in vista della decisione del Collegio di garanzia del Coni del 7 settembre. Da valutare ci sono infatti una serie di ricorsi, con Pro Vercelli e rossoverdi in prima fila. Il tema è legato al passaggio da 22 a 19 club. La sensazione – al di là delle parole – è che venerdì sera si partirà, come ribadito dallo stesso avvocato sardo e da alcuni presidenti. La Lega Pro? «Mercoledì probabile decisione di posticipare la data di presentazione del calendario del campionato».

IL CALENDARIO DEL PERUGIA, DEBUTTO SERALE A BRESCIA

Fabbricini, commissario straordinario della Figc (foto Mirimao)

La riunione Tommasi ha parlato dell’incontro con i capitani a Rmc Sport: «Abbiamo condiviso – ha spiegato – un comportamento gravissimo che si è verificato in questi giorni nei confronti dei calciatori, valutato la situazione e faremo altri approfondimenti. Riteniamo comunque che sarebbe opportuno rinviare le due partite e aspettare il Collegio di garanzia. Non avevamo intenzione di proclamare nulla oggi, il timore è che sia stato un creato un precedente pericoloso perché basterà un contenzioso per rischiare di trovarsi con meno squadre iscritte facendo torto a chi ha rispettato i parametri economici. La modalità in cui si è arrivati sarà uno dei punti da cambiare con la nuova federazione. Calciatori compatti? C’è la consapevolezza di essere in un momento storico importante e la difficoltà di rapportarsi alla luce di comportamenti di Lega e società unici, mai successi. Abbiamo grande responsabilità alla luce di quanto detto oggi, uno dei punti fermi dovrà essere un ritorno alla normalità, con norme che sono state cambiare di fretta. Balata non l’ho sentito, lo faremo e l’auspicio è che si possa tornare a parlare con loro con serenità».

IL NUOVO PERUGIA DI NESTA

Massimiliano Santopadre

La paura del Coni Venerdì sera è in programma l’apertura della serie B 2018-2019 proprio con Brescia-Perugia: «Ad oggi non so se si gioca, abbiamo approfondito il tema – ha sottolineato Tommasi – e ne parleremo ancora con giocatori e squadra. Cosa si può cambiare? Il rinvio delle due partite, questa fretta di iniziare credo sia anche dovuto alla paura che il Collegio di Garanzia cambi di nuovo tutto. Cambiare il format in corsa è un precedente da evitare». Quando gli viene chiesto se c’è chance di un possibile passo indietro della Lnpb, l’ex Roma evidenzia che «se c’è la consapevolezza che è per il bene di tutti si può anche tornare indietro; le squadre di Lega B prossimamente potrebbero trovarsi in Lega A o Lega C e poter subire la stessa decisione».

I TRE RICORSI DELLA TERNANA AL COLLEGIO DI GARANZIA DEL CONI. FRATTINI SI ESPONE

Francesca Sanzone e Mauro Balata

Balata tira dritto In mattinata si era espresso sull’argomento il numero uno di via Rosellini che, ovviamente, spinge per la partenza immediata: «Io sono persona di dialogo, che ama il confronto, che deve essere basato sul rispetto reciproco e sul merito di argomenti e opinioni anche divergenti. Non siamo d’accordo – le dichiarazioni sul portale ufficiale della Lnpb – con l’iniziativa dell’Aic sullo sciopero, riteniamo che quanto accaduto, recependo una delibera della Federazione, sia a favore del movimento calcistico e dei calciatori, e di tutti i dipendenti delle società, che spesso vengono abbandonati per strada dopo un fallimento. Lasciare il campionato a 22 con i ripescaggi? Non dipendeva da noi: al 13 agosto, con inizio del torneo, il 24 e avendo 19 società con diritti legittimi che ci chiedevano di programmare la stagione, bisognava cominciare e garantire gli investimenti fatti. Abbiamo registrato vicende di natura giustiziale che non ci hanno fatto capire se ci fossero ulteriori soggetti legittimati a disputare campionato, oltre a specifiche delibere della Federazione. Mi risulta che tutte le mie società sono pronte, unite e forti sulla nostra posizione, che ha avuto il conforto della Figc: c’era un problema che abbiamo dovuto inseguire e analizzare sino al 13 agosto, dopo due rinvii della presentazione del nostro calendario, e non avevamo chiaro se ci fossero decisioni degli organi di giustizia. Rispetto le opinioni dell’Associazione Calciatori, mi sono sentito più volte con Tommasi e Calcagno, ho chiesto loro di perseguire istanze di rinnovamento e riforma, non solo di natura economico-finanziaria.Se il 24 partirà? Non sono né ottimista né pessimista, riteniamo giusto che il campionato parta. Un’esigenza – ha concluso – legittima di milioni di sportivi che seguono le 19 società che ne hanno diritto». Nel contempo Massimo Cellino (Brescia) e Massimiliano Santopadre hanno già fatto sapere, giusto per lanciare il messaggio a Tommasi, che venerdì sera si gioca.

L’AIC PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE, LA NOTA

Antonio Di Sebastiano, segretario generale della Figc: non ha firmato le delibere della bufera (foto zimbio.com)

La nota ufficiale dell’Aic: stato di agitazione e ‘avvisi’ «Si è tenuta – il comunicato diramato poco prima delle 19 – l’assemblea dei rappresentanti delle squadre di Serie B (presenti la maggioransa delle squadre) al fine di analizzare i comunicati ufficiali Figc nn. 47, 48 e 49 del 13 agosto 2018 che, come noto, previo annullamento delle procedure di ripescaggio in corso, hanno modificato gli articoli 49 e 50 delle Noif della Figc e cambiato il format del campionato di Serie B della corrente stagione sportiva, riducendo il numero delle squadre partecipanti allo stesso da 22 a 19. Tutto ciò è avvenuto ben oltre i limiti del mandato commissariale e in spregio alle maggioranze qualificate previste dalla Statuto Figc. Per questo motivo, l’Associazione Italiana Calciatori continuerà a fornire in tutte le sedi giudiziali sportive e ordinarie, il supporto necessario alla salvaguardia dei diritti dei calciatori loro malgrado coinvolti. In particolare, preso atto della dichiarazione da far sottoscrivere ai capitani, inviata dalla Lega serie B a tutte le società, l’Aic si riserva di agire nelle sedi più opportuni per reprimere ogni eventuale condotta antisindacale. L’Aic, dopo ampia discussione, chiede al commissario straordinario e alla Lega nazionale professionisti Serie B il rinvio delle prime due giornate di campionato, in attesa del pronunciamento del Collegio di garanzia sulle varie istanze in discussione, proclamando sin d’ora lo stato di agitazione». Il vice di TommasI, Umberto Calcagno, ha annunciato che la condizione è attiva anche per i calciatori della serie C.

La nota della Lega Pro «Probabile rinvio calendario» Poco prima delle 17 ecco che arriva la nota della Lega Pro (calendario previsto per mercoledì, si va verso lo stop): «Nel pomeriggio di mercoledì 22 agosto si terranno a Roma l’incontro del direttivo e l’assemblea delle società di Lega Pro. In riferimento a questi impegni, vi comunichiamo che in sede di assemblea, potrebbe, molto probabilmente, essere deciso di posticipare la data di presentazione del calendario del campionato 2018-2019». Alle 17 è prevista una conferenza stampa all’auditorium del Palazzo delle esposizioni.

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