Capitale della cultura, Terni si interroga

Un incontro tra gli ultimi sei assessori alla cultura del Comune per ragionare sul futuro delle politiche dedicate al settore

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Incontro candidatura assessori Armillei culturaGuerra18‘Terni capitale della cultura – La candidatura della città, la storia di un percorso’, è stato il tema di una tavola rotonda, organizzata dal Comune di Terni in Bct, nella quale l’attuale assessore alla cultura, Giorgio Armillei, si è confrontato con cinque dei suoi predecessori «che hanno dato, ciascuno per la sua parte e per il periodo storico nel quale hanno operato – ha spiegato – un contributo alla realizazione del percorso che ha portato la città nel suo complesso alla presentazione della candidatura».

Gli assessori Perché, ha insistito Armillei, «quello che la città oggi è, sotto il profilo delle politiche per la cultura, è il frutto del lavoro svolto da chi mi ha preceduto» e cioè da Paolo Cicchini e Cristina Cecconi, assessori con Gianfranco Ciaurro sindaco; Alida Nardini e Sonia Berrettini, assessori con Paolo Raffaelli sindaco e Simone Guerra, scelto da Leopoldo Di Girolamo nella sua prima giunta.

Incontro candidatura assessori Armillei culturaGuerra8Il dibattito La presenza dei cinque ‘ex’ ha permesso di ripercorrere la storia delle politiche che a Terni sono state messe in pratica negli ultimi 22 anni: «Nel 1993 – ha spiegato Cicchini – la città usciva da una fase delicata (la giunta precedente era stata travolta dalla tangentopoli cittadina; ndr) e iniziammo ad ipotizzare un percorso che potesse fare della città un ‘polo’ aggregativo per le risorse culturali di un territorio vasto»; mentre Cristina Cecconi ha ricordato come «si puntò alla valorizzazione delle tipicità, alla ricerca di proprietà caratterizzanti per la città e che non fossero cioè presenti altrove, mentre si avviò il percorso che avrebbe portato al trasferimento della biblioteca negli attuali locali»; percorso che poi, ha ricordato Alida Nardini, «proseguì e si intensificò, con il trasferimento tra l’altro anche della Pinacoteca a palazzo Gazzoli e il completamento del recupero di palazzo Primavera»; il tutto, poi, con un obiettivo chiaro, ha spiegato Sonia Berrettini, «fare di Terni quel distretto culturale evoluto che, oggi, grazie al lavoro che si sta facendo, è alla portata di una città che, tutta insieme, può e deve lavorare per andare in quella direzione», mettendo a sistema, ha detto Simone Guerra, «quello che era un ideale condiviso e cioè di trasformare il modo stesso di avvicinarsi. da parte del pubblico, alla cultura: non più da fruitori passivi, ma da co-creatori di eventi».

Incontro candidatura assessori Armillei Guerra9 culturaGli spunti Dal dibattito sono emersi alcuni spunti interessanti: «Le cose dette da chi mi ha preceduto – sintetizza Giorgio Armillei – sono un autentico patrimonio di idee sulle quali mettersi immediatamente al lavoro, sul alcune per la verità si sta già lavorando; perché è vero che “la città è più ricca di ‘culturaì di quanto non si dica” (Berrettini), o che “governare non è solo ascoltare, ma decidere avendo una visione strategica” (Cecconi), o che “creare e non solo fruire è importante” (Guerra)”, o che “fare sistema con i territori è decisivo” (Cicchini), o che “la contaminazione con le culture ‘altre’ può essere dicisiva” (Nardini). Ecco perché alla fine sono ancora più convinto di prima che avesse inizio, che questo incontro siastato di grande importanza»

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