Carcere di Perugia, protestano gli agenti

Cinque sindacati – Osapp, Alsippe, Uil Pp, Cisl Fns, Sinappe, Cgil Fp – proclamano lo stato di agitazione del personale e chiedono un incontro con direttore e comandante

Condividi questo articolo su

La richiesta, rivolta al direttore e al comandante del nuovo complesso penitenziario di Perugia da cinque organizzazioni sindacali degli agenti di custodia – Osapp, Alsippe, Uil Pp, Cisl Fns, Sinappe, Cgil Fp – ha un tono ultimativo: l’incontro viene infatti richiesto «con la massima urgenza, per discutere delle gravi situazioni lavorative che ultimamente hanno coinvolto tutto il personale di polizia penitenziaria dell’istituto».

Le rivendicazioni I cinque sindacati parlano di «diminuzione di sicurezza per il personale durante l’espletamento dei compiti istituzionali relativamente all’ormai quotidiano accorpamento di più posti di servizio; elevati carichi di lavoro dovuti alla grave carenza di personale del ruolo Ispettori e Sovrintendenti, nonché dall’elevato numero di distacchi di unità verso sedi extra menia (Gruppo Operativo Mobile, Provveditorato, Magistrato di Sorveglianza, U.E.P.E. Spoleto, Dipartimento Roma), che limitano drasticamente il recupero psico-fisico per le poche Unità presenti; grande difficoltà nella compilazione del servizio programmato mensile che spesso non concilia con le esigenze di servizio e le richieste di giorni liberi espresse dal personale come previste nel contratto di lavoro; assegnazione di detenuti da altri istituti penitenziari con patologie psichiatriche non idonei alla nuova gestione della popolazione detenuta in ‘Sorveglianza Dinamica’».

«Stato di agitazione» I sindacati informano direttore e comandante che «sin da ora si dà inizio allo stato di agitazione al fine di sensibilizzare i superiori uffici sul malumore e sulla tensione lavorativa che quotidianamente subisce tutto il personale dell’istituto perugino. Si spera in questo incontro per poter avere delle risposte certe ai punti sopra elencati prima di intraprendere ulteriori prerogative sindacali a nostra disposizione».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli