Carcere per i due della banda di ‘Terni nord’

Direttissima dopo l’arresto di mercoledì con i carabinieri che li hanno sorpresi in una palazzina di Gabelletta. Complici in fuga: si indaga

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Un parapiglia non da poco ma l’esito, questa volta, è stato più che positivo per i carabinieri e gli stessi cittadini, visto che due dei ladri che mercoledì mattina si sono introdotti in una palazzina di via Orsa Minore, nel quartiere di Gabelletta a Terni, sono stati arrestati in flagrante dai militari del Nor intervenuti sul posto. Si tratta di un georgiano di 31 anni e di un 26enne di nazionalità polacca, entrambi residenti in Campania.

Il terzo in fuga

Fuggito – dopo un pericoloso salto dal secondo piano, fin sulla rampa dei garage del palazzo – un terzo soggetto, componente la banda. Ed ora le indagini puntano alla sua individuazione, così come a capire se il gruppo abbia potuto contare su un ‘palo’ – un’auto sospetta è stata in effetti notata in zona, mercoledì come in precedenza, in occasione di altri furti – e magari qualche ‘basista’, visto che di mira è stata presa ancora una volta l’appartamento di un uomo, già derubato in passato. E i ‘colpi’ messi a segno fra borgo Rivo, Campitello e Gabelletta, anche di recente, sono stati numerosi.

Parapiglia

A lanciare per primi l’allarme sono stati alcuni residenti che si sono ritrovati gli ‘spioncini’ oscurati con del nastro adesivo ed hanno notato strani movimenti nell’edificio. La prontezza dei carabinieri della Compagnia di Terni, subito allertati attraverso il numero di emergenza 112, ha consentito di fermare – dopo momenti piuttosto concitati lungo le scale del condominio, con tanto di vetri rotti – due dei malviventi, entrambi con precedenti specifici. Sempre in tema di indagini, si cercherà anche di capire quali altri furti i due – ed i loro complici – possano aver messo a segno a Terni, in particolare nell’area nord della città.

In carcere

Interrogati in caserma dopo l’arresto disposto dal pm Tullio Cicoria, hanno dichiarato di essere giunti fino a Terni in treno. Ma non sembra questa la ricostruzione più plausibile per dei ‘pendolari del crimine’ decisamente specializzati e organizzati. Giovedì mattina la direttissima, con il giudice Barbara Di Giovannantonio che, oltre a convalidare l’arresto come chiesto in aula dal pm Cicoria, ha disposto per entrambi la custodia cautelare in carcere. L’udienza di merito si terrà a metà marzo.

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