Carsuale, Cascata e Caos: «Tutelare il lavoro»

Terni: sulle vicende dei siti turistici intervengono i consiglieri del Pd con un’interrogazione ed i sindacati di categoria

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Un’interrogazione per chiedere al sindaco di Terni Leonardo Latini ed alla giunta da lui guidata «di verificare il rispetto delle clausole sociali e degli accordi sindacali per i lavoratori del sito archeologico di Carsulae, della Cascata delle Marmore e del Caos, e quindi come previsto dai bandi il mantenimento degli stessi lavoratori attuali».

A CARSULAE I LAVORATORI SONO PREOCCUPATI

«Nuova trattativa per Cascata e Carsulae»

A presentarla sono i consiglieri comunali del Pd Francesco Filipponi (capogruppo) e Tiziana De Angelis che chiedono anche «di cogliere per Carsulae e Cascata la valutazione di una soluzione legata ad una nuova trattativa tra gestore, Comune e lavoratori, attraverso la rappresentanza sindacale, per meglio organizzare il calendario delle aperture del sito della Cascata, con una diversa organizzazione del monte ore totale previsto dal bando, garantendo una maggiore fruibilità nel periodo invernale e primaverile».

I nodi dei bandi

In premessa – ed in merito al polo turistico di Carsulae – i due consiglieri del Pd evidenziano che «l’ipotesi che altri addetti della Cascata delle Marmore possano assorbire tutto il piccolo monte orario a disposizione, derivante dall’accordo sull’uso del ribasso di gara, potrebbe significare per i lavoratori del sito archeologico la perdita del posto di lavoro. Ai lavoratori della Cascata era stato garantito con accordo sindacale il ripristino delle condizioni di orario contrattuale previgenti fino al 2018, cosa che ad oggi non si è verificata. Infine – scrivono Filipponi e De Angelis – occorrono certezze, attraverso la clausola sociale, anche per i lavoratori addetti del polo museale del Caos. Occorre ogni sforzo per evitare la precarietà del lavoro e la destagionalizzazione».

I sindacati

Dicono la loro sulla questione che interessa i lavoratori della Cascata e di Carsulae, anche i sindacati Filcams Cgil, Fp Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Terni: «Esprimiamo preoccupazione per il futuro dei siti di importanza strategica per lo sviluppo turistico del territorio e per le lavoratrici e i lavoratori dell’appalto stesso. La politica che il Comune aveva individuato era quella di una destagionalizzazione delle attività turistiche, pensando ad iniziative non calibrate esclusivamente nel periodo primavera/estate che ha già un picco turistico naturale. Tale impostazione non ha corrisposto ad azioni concrete per la destagionalizzazione, a partire dal calendario di apertura del parco della Cascata che avevamo chiesto di ampliare. Se si fosse operato in tal senso – dicono le sigle – ci sarebbe stata una prima risposta che avrebbe consentito di guardare con maggiore serenità alle prospettive di sviluppo futuro nei siti di maggiore interesse turistico, unitamente a Piediluco e alle attività legate allo sport di ogni genere. Stesso ragionamento per Carsulae che nel bando è considerata attività opzionale (in assenza di clausola sociale, dal sindacato rivendicata come da codice degli appalti) e il cui orario di apertura viene ridotto. Proprio per rispondere alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori si è siglato un accordo con il principio del recupero delle professionalità espresse e maturate nel territorio. In sintesi, con l’accordo si è fatta chiarezza perché si rischiava una guerra tra poveri che è sempre la situazione in cui il sindacato viene tirato in ballo da una parte e dall’altra, senza trovare il giusto equilibrio in grado di garantire i lavoratori e la loro condizione economica. Il sindacato opera per raggiungere risultati, attraverso la contrattazione e gli accordi che possano salvaguardare l’occupazione e i diritti, con la volontà di costruire un percorso condiviso. Vale la pena ricordare che sul tema degli appalti – concludono Fp e Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil – le organizzazioni sindacali hanno chiesto da sempre un protocollo, meglio ancora una legge regionale, in grado di garantire la salvaguardia del lavoro in tutte le accezioni contemplate dai contratti e dalle normative vigenti».

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