Gara cascata, Gebart dentro. ‘Allerta’ Cgil

Terni, bando per la gestione: l’Rti guidata dalla società romana era stata ‘tagliata’. Giovedì la formalizzazione della riammissione. Sindacati tornano a farsi sentire

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La determina di riammissione è arrivata nel pomeriggio e ora il procedimento è completato. Il  gruppo originario di partecipanti che si era fatto avanti per la gestione della Cascata delle Marmore è ricomposto: la Gebart – Rti con Francesco’s Ways – è stata riammessa dopo l’esclusione sancita lo scorso 26 luglio. Risolti i dubbi legati al PassOe.

IL ‘TAGLIO’ DELLA GEBART: PROBLEMI CON IL PASSOE

Una fase del controllo nell’ufficio di Tabarrini

La porta aperta e il pressing di Fiorini

Luca Tabarrini – incarico di alta professionalità per l’ufficio appalti – in quella mattinata aveva sì escluso la Gebart, ricordando però che l’Rti avrebbe potuto inviare degli atti amministrativi all’ente per dimostrare le proprie ragioni: il passaggio c’è stato e giovedì c’è stata la riammissione fornale. Sul tema in questa settimana si era fatto sentire il consigliere del Gruppo Misto, Emanuele Fiorini: «L’ennesima vicenda di burocrazia, di ritardi e di inefficienze nella quale potrebbe inciampare l’amministrazione comunale. Ma perché tanto accanimento da parte del Comune per escludere uno dei possibili concorrenti? Non sarebbe meglio (per assicurare davvero un buon servizio e che vinca l’offerta migliore) guardare alla sostanza delle cose e poter valutare un’offerta in più, nel rispetto delle regole ma al di là degli aspetti formali, ed evitare possibili ricorsi al Tar?», aveva sottolineato in riferimento all’esclusione». Poi la schiarita: «La burocrazia delle ‘carte’ per una volta è stata sconfitta». Da ricordare che l’appalto attuale  – Vivaticket al comando – è in scadenza il 31 agosto: certa la proroga per completare l’iter visti i pochi giorni rimasti a disposizione e la doppia apertura – busta tecnica ed economica – rimasta.

LA RIAMMISSIONE DELLA RTI GUIDATA DA GEBART

L’ingresso

La Cgil in allerta

Nel contempo tornano a farsi sentire i sindacati, nella fattispecie la Cgil: «In questi giorni di agosto, periodo di ferie, ci troviamo a riflettere ancora una volta sul bando della Cascata. I tempi ristretti con cui si deve affrontare la fase del nuovo appalto, impongono una particolare attenzione alle scadenze in atto. L’appalto in essere termina il 31 agosto con la gara ponte che doveva portare per quella data alla nuova aggiudicazione. Lo stato di incertezza rispetto ai tempi, in considerazione anche dell’insediamento della commissione che allo stato attuale ancora non è operativa, suscita una preoccupazione per le prospettive che potrebbero avere come conseguenza una proroga o comunque uno slittamento delle scadenze previste. Nell’incontro avuto con il Comune di Terni  le organizzazioni sindacali hanno ribadito quanto già emerso nelle precedenti riunioni con l’impegno dell’amministrazione comunaSile a fornirci le risposte tecniche sulle quali si nutrivano alcune perplessità. Fermo restando che chiunque (impresa singola o Rti) si aggiudicherà l’appalto sarà il soggetto con cui ci si confronterà sull’organizzazione del lavoro, c’è però,  la necessità di capire come si intende gestire la cascata e in particolare il parco nel periodo ottobre-febbraio per le ricadute sulle lavoratrici e sui lavoratori. Le ore previste nel bando possono garantire l’impiego degli attuali occupati a tempo indeterminato anche nel periodo invernale. Per le organizzazioni sindacali è necessario avere un percorso di continuità per le lavoratrici e i lavoratori che superi l’attuale fase di incertezza rispetto alle prospettive future. Ribadiamo la necessità di interpretare la clausola sociale anche per gli attuali occupati di Carsulae, il bando è unico con le stesse identiche soluzioni organizzative».

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