Cascia, molti dubbi su struttura polivalente

Damocle Magrelli, capogruppo di Cascia Domani: «I cittadini che andranno ad abitarci non avranno uno spazio collettivo in cui incontrarsi»

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«L’amministrazione comunale sembra non tenere conto degli sviluppi della nostra città. Sta nascendo, fuori dal centro di Cascia, un’altra porzione della nostra cittadina, fatta di Sae, le ‘casette’ per i terremotati, in cui andranno ad abitare decine di nostri concittadini, già duramente colpiti, che non avranno uno spazio collettivo in cui incontrarsi. Si tratta di una esigenza che nelle località in cui le Sae sono già abitate, tipo Norcia, emerge con forza», si legge in una nota di Damocle Magrelli, capogruppo di Cascia Domani.

IL TERREMOTO

Spazi aggregativi «Gli abitanti di quelle case, con cui abbiamo avuto l’accortezza di parlare, lamentano proprio l’assenza di spazi aggregativi: sono tutte case, dicono, ma manca una piazza, un posto dove incontrarsi. Il terremoto ha generato notevoli problemi alle abitazioni, ma forse ancor più alle persone, soprattutto quelle sfollate, che hanno bisogno di ritrovare il senso di comunità. È per questo che riteniamo inappropriato dotare il centro storico di un’ulteriore struttura quando una larga parte dei nostri concittadini vivranno i prossimi anni fuori dal centro storico, in un’area totalmente sprovvista di servizi. Peraltro, viene da chiedersi se l’amministrazione comunale abbia riflettuto sull’evoluzione di Cascia dopo la ricostruzione o abbia utilizzato come logica progettuale la sola pendenza del terreno in cui ha scelto di collocare la struttura polivalente».

Poca trasparenza La scelta dell’amministrazione, per Magrelli, «appare non trasparente e non partecipata con la popolazione, come ci si sarebbe aspettati da chi proponeva cantieri della ricostruzione aperti e condivisi. Il gruppo Cascia Domani, lo scorso 17 dicembre, ha presentato una interrogazione al sindaco chiedendo di tornare su suoi passi e proponendo di ubicare la struttura polivalente all’interno del ‘villaggio’Sae. Ad oggi nessuna risposta è tornata al mittente e ci risulta che lunedì (8 gennaio) partiranno i lavori. Riteniamo che l’amministrazione sia ancora in tempo per ripensarci – conclude Magrelli – per valutare altre opzioni, compresa la nostra proposta. E facciamo appello anche ai cittadini di Cascia: fate sentire la vostra voce; noi possiamo fungere da cassa di risonanza».

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