Travolto da furgone, umbro muore al mare

Grottammare: un 69enne di Cascia – Massimo Lucci – ha perso la vita in seguito ad un incidente stradale accaduto lunedì mattina

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Un uomo di 69 anni di Cascia (Perugia), Massimo Lucci, è morto in seguito ad un incidente stradale avvenuto lunedì mattina – intorno alle ore 11.30 – a Grottammare (Ascoli Piceno). A riportare la notizia è Il Resto del Carlino. L’uomo, in vacanza a Porto d’Ascoli con i familiari (in zona vive uno dei figli), stava percorrendo in sella ad una bicicletta il lungomare De Gasperi quando è stato investito da un Fiat Doblò condotto da un 40enne della zona. Secondo la ricostruzione, Lucci è stato travolto mentre attraversava la strada, dopo essere sceso da uno scivolo dell’adiacente pista ciclabile.

Soccorsi inutili

Le condizioni del 69enne umbro – che viveva nella frazione di Avendita (Cascia) – sono apparse subito gravissime ai soccorritori del 118 che lo hanno trasportato all’ospedale ‘Madonna del Soccorso’ di San Benedetto del Tronto dove è deceduto poco dopo. Inizialmente si era pensato anche ad un trasferimento d’urgenza in elisoccorso agli Ospedali Riuniti di Ancona, ma l’aggravarsi delle condizioni non ha consentito di mettere in atto tale tentativo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e gli agenti della polizia Locale.

Viveva in una Sae dopo il sisma

«Siamo sconvolti, era una bravissima persona» dice il sindaco di Cascia, Mario De Carolis, colpito dalla notizia: «Esprimo profondo cordoglio e vicinanza ai familiari a nome di tutta la comunità». Massimo Lucci lascia la moglie Rita e due figli. In seguito ai terremoti del 2016, il 69enne era andato a vivere in una Sae (le cosiddette ‘casette’, soluzioni abitative di emergenza) poco distante dalla scuola di Avendita.

Il ricordo

«Perdita enorme a livello di comunità ma anche per me, a livello personale», dice commossa al telefono con umbriaOn l’assessore Monica Del Piano, che proprio nella piccola frazione insegna nella scuola elementare. È proprio lei ad avvisare che, per rispetto della famiglia colpita da questa grave tragedia, non si terrà più la cena in programma martedì sera ad Avendita per la fine dell’anno scolastico. «Massimo è stata una delle prime persone che ho conosciuto quando sono arrivata qui ad insegnare – prosegue l’assessore – e mi ha molto aiutato anche nelle attività che facciamo, penso ad esempio al presepe vivente di cui era fra i principali animatori. Siamo tutti molto addolorati».

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