Caso Cobrex, Sase passa al contrattacco

Conferenza in fretta e furia per rispondere alle polemiche dopo l’annullamento delle rotte estive. Con Cesaretti e Solimeno c’è Agostini, che ne ha per tutti

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C’è la dolce arguzia di Ernesto Cesaretti, che si mostra ferito ma non risparmia stilettate puntute; c’è la veemente rabbia di Mauro Agostini che invece mena fendenti con la sciabola e risponde pane al pane, vino al vino; c’è infine la parte tecnica, affidata a Umberto Solimeno, che chiarisce i dubbi e con i suoi elementi concreti supporta le tesi degli altri due.

I FATTI: COBREX ANNULLA TUTTI I VOLI E LASCIA PERUGIA – RILEGGI L’ARTICOLO

Nessuna sanzione Una scrittura scenica con parti ben delineate in questo nuovo atto dello psicodramma Sase, che vede come sfondo l’aeroporto dell’Umbria, sedotto e abbandonato dalla compagnia aerea Cobrex Trans, che lascia la sposa sull’altare e non paga nemmeno gli alimenti. Non è previsto da alcun contratto. E a sentire Solimeno sarebbe stato strano il contrario, visto che – a suo dire – non è mai accaduto che ci sia stata una penale quando una compagnia decide di lasciare un aeroporto (e cita il caso di Alitalia che lasciò Malpensa) e nemmeno una cauzione.

Le polemiche A quanto si capisce fin dalle prime battute della conferenza – convocata in fretta e furia nella stessa mattinata di venerdì – non è stata tanto la decisione di Cobrex, ma le reazioni pubbliche che sono arrivate subito dopo. Due in particolare: quella di Giacomo Leonelli (consigliere regionale che in una nota stampa chiedeva direttamente alla presidente Marini di convocare i vertici Sase) e quella Michele Fioroni (assessore comunale che su Facebook sottolineava l’ennesima brutta figura per voli annunciati e poi annullati, rivendicando per il Comune un maggiore coinvolgimento nelle vicende che riguardano l’aeroporto dell’Umbria). Infine, alcuni commenti autorevoli che, a mezzo stampa, sottolineavano la vicenda grottesca che ha coinvolto il ‘Perugia-Assisi’, la seconda dopo Fly Volare.

LE PAROLE DI CESARETTI, AGOSTINI E SOLIMENO IN CONFERENZA STAMPA – VIDEO

Un momento della conferenza

La sorpresa di Cesaretti «Non ho capito tutte queste aggressioni – ha esordito di presidente Sase – ad un aeroporto che per Enac è uno dei migliori in Italia. Io ho 73 anni, ho una carriera alle spalle e mi dedico a questa avventura per spirito di servizio, non mi si può dire che non so giudicare i nostri interlocutori commerciali, in particolare non me lo può dire un politico, anche se purrtoppo non ha avuto molto successo (e qui la stilettata va a Leonelli; ndr). Se si ritirano non è colpa nostra. Hanno fatto le loro scelte. La compagnia mica è nostra. Magari in futuro ci potremmo pensare a crearne, ma fin quando saremo sottoposti alle regole del mercato avremo questi rischi. È difficile trovare compagnie strutturate che vengano a Perugia. Se non vedono il business mica è colpa nostra». Infine l’appello: «La stampa deve darci una mano non attaccarci in continuazione. Nonostante tutte le difficoltà, siamo in buone condizioni, non come altre realtà vicine che chiedono tutti i giorni soldi alle Regioni. Rimini, Pescara e Firenze sono in difficoltà. Noi no. Abbiamo comunque il nostro business»

La rabbia di Agostini «La misura è colma», per il direttore di Sviluppumbria, consigliere di amministrazione, che rimanda al mittente le accuse e ribatte colpo su colpo, facendo nomi e cognomi. «Se Fioroni dice che il Comune vuole contare di più, metta i soldi e conterà di più. Questo non è un club, è una società per azioni: ci sono azionisti che mettono i soldi. Se il Comune vuole contare metta i soldi, magari non un milione, ma almeno 200mila euro». Poi rivendica il buon lavoro: «Quando abbiamo preso in mano l’aeroporto aveva un milione e 540mila euro di passivo, ora guadagna 200mila euro (bilancio 2017) e ha comunque più passeggeri. Allora di che parliamo?».

Solimeno: «Aeroporti danno servizi» Ricordando che – per sua stessa ammissione – Cobrex aveva venduto appena 9 biglietti («ma noi non abbiamo strumenti per capire se fosse vero o meno», ha puntualizzato), Umberto Solimeno ha ricordato che «la mission di un aeroporto è quella di assistere i passeggeri dando loro servizi, ottemperando a livelli di sicurezza, qualità e igiene. Sviluppare il traffico non rientra fra i compiti precipui, questo lo decidono le compagnie aeree, seguendo le leggi del mercato. Noi, con i nostri 250mila passeggeri annui, non siano appetibili rispetto a tante realtà italiane. Quindi abbiamo due strade: o continuare a cercare qualcuno di buona volontà che viene qui gratis, ma con tutti i rischi del caso. Oppure mettere sul piatto dei soldi per portare qui compagnie più strutturate. Attirarli solo con la bellezza del territorio non sempre è possibile, considerando anche che per l’80% i passeggeri arrivano da fuori: solo per il 20% l’aeroporto è utilizzato dagli Umbri per partire».

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