Castelluccio, Olivieri: «Urge piano mobilità»

Il presidente dell’ente parco sollecita le istituzioni anche su Sae e Deltaplano, «affinché la fruizione e le attività economiche possano riprendere al più presto»

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Il Parco nazionale dei Monti Sibillini manda un sollecito nemmeno tanto velato alle istituzioni per la repentina realizzazione di tutte le strutture post sisma necessarie ed approvate per l’area di Castelluccio di Norcia, dalle Sae al famoso (o famigerato) ‘Deltaplano’. Non solo: dal parco auspicano che entro la prossima primavera venga ripristinato il transito lungo le principali strade che raggiungono Castelluccio «affinché la fruizione e le attività economiche possano riprendere al più presto».

IL TERREMOTO

Il deltaplano

Il Piano per la mobilità sostenibile L’emergenza determinata dalla catastrofe, che impone interventi che non possono essere ulteriormente rimandati, non deve però far perdere di vista gli obiettivi di valorizzazione sostenibile per il medio e lungo periodo: «Solo una visione condivisa e una pianificazione attenta potranno infatti garantire una vera rinascita di Castelluccio senza compromettere quei valori ambientali e paesaggistici così straordinari e fragili su cui si fondano la sua notorietà e le sue concrete potenzialità di sviluppo. A tal fine – dice il presidente del parco Oliviero Olivieri – intendiamo riprendere insieme al Comune di Norcia e con la partecipazione delle comunità locali e dei portatori di interessi, le attività di pianificazione nell’ambito del Piano per la mobilità sostenibile, purtroppo interrotte a seguito del sisma».

LA PRESENTAZIONE DEL DELTAPLANO: POLEMICHE E SPIEGAZIONI

«Favorevoli alle aree di sosta In effetti, quello sulla mobilità sostenibile è un passaggio fondamentale per poter realizzare le infrastrutture necessarie a migliorare i servizi, tra cui adeguate aree sosta per auto e camper, e allo stesso tempo incentivare la fruizione dei Piani di Castelluccio mediante mobilità dolce e alternativa, soprattutto durante i periodi della celebre fioritura. «Il Parco – chiarisce una nota – non ha espresso parere negativo per tali aree di sosta le quali, diversamente da quelle inizialmente proposte negli interventi di emergenza, interessano siti che non richiedono interventi particolarmente invasivi». Il Piano si inserisce anche nel percorso di collaborazione per il rinnovo della Carta Europea del Turismo Sostenibile (Cets), recentemente avviato dal parco insieme a tutte le parti interessate a progettare una strategia ed un piano d’azione comune per lo sviluppo turistico responsabile e rispettoso del patrimonio ambientale dei nostri territori.

I parcheggi del Deltaplano Nei giorni scorsi c’è stato un confronto tra Oliviero Olivieri e Roberto Pasqua, presidente della Pro loco di Castelluccio, nel corso del quale il presidente del Parco ha ricevuto rassicurazioni sulla condivisione della scelta di tali aree di sosta e della proposta di adeguare, in emergenza, la strada ‘delle cavalle’ e creando così posti di parcheggio anche a servizio del ‘Deltaplano’. «Tali soluzioni – spiegano dal Parco – unitamente alla completa attuazione del piano sulla mobilità sostenibile andrebbero ad evitare le situazioni di caos e traffico che oltre a causare un progressivo degrado ambientale, soprattutto nei confronti delle praterie, contribuiscono a svilire il fascino, l’immagine e l’attrattività di uno dei luoghi più magici del Parco Nazionale».

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