Castelluccio, si semina: «Promesse disattese»

L’aratura dei campi del Pian grande procede spedita, ma mancano ancora il servizio sanitario e le strutture per dormire

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Gli aratri sono al lavoro, nonostante qualche pioggerella ogni tanto li costringa a fermarsi. A Castelluccio gli agricoltori sono tornati alla normalità, o quasi. Dopo la festa di lunedì, quando una trentina di trattori sono arrivati al Pian grande con le bandiere, per dare inizio alla semina della lenticchia, l’aratura procede a pieno ritmo. Tutti soddisfatti, quindi, anche se i disagi non mancano. «La cosa importante era tornare a seminare – dicono i coltivatori – ma non tutte le promesse che ci erano state fatte sono state mantenute».

LA ‘MARCIA’ VERSO CASTELLUCCIO – LE FOTO

Accordi disattesi Oltre alla riapertura due volte al giorno della strada provinciale 477, che collega Norcia a Castelluccio, il patto uscito dagli incontri con le istituzioni prevedeva anche la presenza, durante la giornata lavorativa, di un presidio sanitario, di un meccanico e di un mezzo per il trasporto di attrezzi pensanti. «Ancora non abbiamo visto nessuno dei servizi che ci aveva promesso il sindaco – dicono – ma quello che più ci preoccupa è la mancanza dell’assistenza sanitaria. Se qualcuno dovesse farsi male, cosa che avviene molto spesso mentre si lavora, per raggiungere l’ospedale più vicino dovremmo arrivare ad Ascoli Piceno». Una comodità non da poco, che per ora manca, è anche quella di avere un meccanico disponibile per 12 ore al giorno, per riparare eventuali piccole nei mezzi: «Ieri a un ragazzo si è rotto un pezzo dell’aratro – racconta Gianni Coccia, portavoce degli agricoltori – così è dovuto andare e tornare da Norcia passando per la strada lunga (quella che passa per Arquata, ndr), perdendo un’intera giornata di lavoro. Avere un meccanico con saldatrice faciliterebbe il lavoro ed eviterebbe di perdere un sacco di tempo per tornare a Norica anche per una banale rottura di una tavola». 

LA GIOIA E L’ORGOGLIO – IL VIDEO 

 

Strutture ancora chiuse Sempre secondo i piani, due dovevano essere gli agriturismi aperti durante il periodo della semina. Si tratta delle uniche due strutture agibili del borgo, nelle quali gli agricoltori si sarebbero potuti fermare a dormire senza dover rientrare ogni sera a Norcia. Ancora, però, entrambi gli edifici risultano chiusi. «Non sappiamo bene perché, ma non hanno ancora svincolato la zona rossa – spiega un altro agricoltore, Stefano Pasqua – molti di noi sarebbero rimasti qui ma ancora non è possibile». Eppure, non essere costretti a tornare a Norcia farebbe in modo, come spiega Coccia, di allungare la giornata lavorativa: «Sarebbe comodo poter lavorare fino a quando c’è un po’ di luce, quindi fino alle venti-venti e trenta e iniziare molto presto la mattina, ma questo potrà avvenire soltanto quando potremo fermarci a Castelluccio evitando i viaggi nelle ore stabilite». Ora, infatti, gli agricoltori possono transitare per la sp 477 due volte al giorno – alle sette di mattina e alle sette e trenta di sera – scortati dalla Protezione civile.

IN ESTATE LA LENTICCHIA – IL VIDEO

La semina Intanto, comunque, i lavori procedono bene ed è questo l’importante per gli agricoltori. «Siamo partiti e ci accontentiamo di questo – dicono – ma ora vogliamo che non ci dimentichino e che le promesse siano mantenute». Adesso, i campi della piana cominciano ad avere un aspetto diverso e si colorano del marrone della terra arata. Si procede di giorno in giorno arando 5-6 ettari alla volta e compatibilmente con il tempo, che in questi giorni non è stato dei migliori, già domani si inizierà a seminare. In tutto il processo durerà circa un mese, salvo ritardi causati dalle piogge. Il terreno, infatti, per essere arato e seminato deve essere asciutto. «Qualche goccia, come quelle che abbiamo avuto in questi giorni, non è un problema, ma se dovesse piovere forte per far asciugare la terra potrebbero servire anche 2-3 giorni di stop». Nonostante qualche ritardo, però, una cosa ormai è certa: la lenticchia sarà seminata nei tempi e a metà luglio potrà essere raccolta.

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