Castelluccio: «Strada riaperta il 30 giugno»

E’ questa la speranza del sindaco di Norcia Alemanno. Intanto al borgo proseguono manifestazioni e proteste per i ritardi

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Dopo la protesta simbolica annunciata da agricoltori e allevatori, iniziano ad arrivare i primi segnali di apertura. Così, infatti, il sindaco di Norcia Nicola Alemanno prova a tendere una mano nei confronti di Castelluccio di Norcia.

La Sp477

La strada La speranza, dice, è che per il prossimo 30 giugno, quando verrà inaugurato il nuovo centro polivalente realizzato dall’architetto Stefano Boeri, sia possibile inaugurare anche la riapertura a senso unico alternato della strada provinciale 477 per Castelluccio.  «A fine mese – prosegue Alemanno- contiamo di aggiungere un nuovo importante tassello al percorso di ricostruzione del nostro territorio ferito dal sisma, anche se il lavoro da svolgere è ancora tanto e su alcune questioni abbiamo accumulato qualche ritardo: mi riferisco alle delocalizzazioni delle attività commerciali sia di Norcia che di Castelluccio, ma faremo l’impossibile per recuperare il tempo perduto».

IL TERREMOTO IN UMBRIA

A Castelluccio, soprattutto, le condizioni sono più critiche che altrove. Turismo fermo, ricostruzione al palo, assenza totale di soluzioni abitative d’emergenza e impossibilità, per gli operatori commerciali, di ripartire. «Stamani a Norcia – spiega ancora Alemanno – c’è una riunione proprio per affrontare la questione della delocalizzazione di alcune attività presso il viale della stazione e confidiamo di fare passi in avanti importanti fin da subito». Per quanto riguarda Castelluccio «stiamo lavorando – anticipa il sindaco – per allestire una manifestazione gastronomica in cui le attività che erano presenti nel borgo prima del terremoto potranno riproporsi, con i loro stand e i loro prodotti. Intanto a Castelluccio va avanti l’importante progetto che prevede la realizzazione di strutture dove far tornare ristoranti e negozi».

Gli allevatori Ma prima di poter fare tutto questo bisogna ancora fare i conti con la difficoltà di procedere ad alcune demolizioni di edifici, perché le liberatorie tardano ad arrivare. E intanto sul piede di guerra ci sono gli allevatori che, a dieci mesi dal sisma, non possono far rientrare il bestiame o, in alternativa, per chi l’ha riportato a Castelluccio, stare vicino ai propri animali senza fare avanti e dietro tutto il giorno. E in programma ci sarebbe una nuova manifestazione. Anche perché, come sostengono alcuni, «quella della riapertura della strada sembra veramente l’ennesima bufala. E’ praticamente impossibile – commentano – è la solita propaganda politica non suffragata da alcun dato reale».

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