Catiuscia Marini: «Insulti su Facebook»

La presidente della Regione Umbria lo ha scritto sul suo profilo: «La rete denigra, massacra, oltraggia, istiga al suicidio»

Condividi questo articolo su

La denuncia, grave, arriva – in un momento particolarmente delicato – da una donna importante: la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. Che in in post su Facebook racconta del tentativo «di umiliarmi per il mio aspetto fisico».

Il post «La violenza del web…… come prevenire – questo il post di Catiuscia Marini sul suo profilo – e come fermare i violenti della rete, giovani e adulti…. poco fa un giornalista umbro ha rimosso una mia normale foto perché cittadini e cittadine umbre cercavano di umiliarmi per il mio aspetto fisico…. io sono una donna forte e di carattere, non mi lascio ne’ intimidire ne’ umiliare…ma la rete denigra, massacra, oltraggia, istiga al suicidio Giovani donne, ragazzine, adulte….Dobbiamo fermare i violenti del web ed invito a denunciare sempre alla polizia postale e non solo….».

Cgil Umbria «Esprimiamo solidarietà nei confronti della presidente Catiuscia Marini per gli insulti ricevuti su Facebook. Una normale foto viene utilizzata per insultare una donna, in quel mondo virtuale che è costituito dai social network, dove si fa sempre più fatica a riconoscere che dietro agli schermi di computer e smartphone si trovano persone reali, con la loro storia, con le loro fragilità, con i loro sentimenti. Quotidianamente la rete è invasa da commenti sessisti carichi di odio, rivolti alle donne in generale, ma in particolare a quelle donne che ricoprono ruoli di rilievo, di carattere istituzionale e non. L’insulto gratuito e sessista nei confronti delle donne è solo una parte del problema più vasto che è costituito dalla violenza di genere, e che forse è il caso di cominciare a prevenire con programmi mirati alla crescita culturale delle persone, realizzando quei tanto attesi programmi di educazione sentimentale, comprensione del diverso da sé e conoscenza del sé, che potrebbero aiutarci a costruire uomini e donne migliori. Oggi però, in attesa di programmi educativi rivolti all’uso del linguaggio e del web, l’unica strada percorribile è la denuncia, ma non è sufficiente. Sarebbe necessario uno strumento normativo costruito specificatamente contro questo tipo di comportamenti, che possono portare a conseguenze sociali molto pericolose. I violenti del web non devono più trovare sponde né in alcuni organi di informazione, né in alcune forze politiche. Dovremmo tutti insieme provare a fermarli».

Simona Meloni (Pd Umbria) «Alla presidente Marini, vittima in rete di offese gratuite e ingiustificate, va tutta la solidarietà mia e del Pd Umbria. Quanto accaduto ieri è da condannare senza appello: non possiamo più permettere che si continuino ad alimentare forme di bullismo virtuale che sempre più spesso scadono in una incontrollata e pericolosa violenza verbale». Così, in una nota, Simona Meloni, responsabile Parità e diritti del Pd Umbria, che aggiunge: «Quanto accaduto evidenzia una volta di più la necessità di praticare con sempre maggiore fermezza azioni in grado di contrastare il dilagare di modalità incivili di relazionarsi in rete. La denuncia, come ricorda la stessa Presidente, è elemento fondamentale; da parte nostra continueremo a sostenere con determinazione percorsi legislativi e politici utili a ristabilire un clima lontano dalle esasperazioni, contrastare fenomeni di violenza e cyberbullismo e per sensibilizzare alla necessità di nuovi modelli di relazioni tra le persone. Rinnoviamo la nostra vicinanza e la nostra stima a Catiuscia Marini».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli