Celestini al freddo, arrivano scuse ufficiali

La Società teatrale di Amelia: «Fatto il possibile per limitare il disagio, rimborseremo i biglietti». Il sindaco Pernazza: «Mi dispiace»

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«Ad Amelia, in Umbria, per la prima volta in 22 anni di teatro questa sera non ho fatto lo spettacolo perché la temperatura in sala era davvero bassa». A scriverlo, in un post sulla sua pagina Facebook, è l’attore romani Ascanio Celestini.

Il teatro Sociale di Amelia

Temperature gelide L’artista, mercoledì alle 20.30, avrebbe dovuto portare in scena, al teatro Sociale di Amelia, il suo nuovo spettacolo ‘Pueblo’ prodotto dal teatro Stabile dell’Umbria con Fabbrica e RomaEuropa Festival. Tutto annullato, però, all’ultimo minuto per un guasto tecnico all’impianto di riscaldamento. «10.8 gradi alle 20.10 e alla stessa ora, 16 minuti prima, la temperatura esterna era di 10. Significa che stare in teatro era come stare in strada», scrive l’attore. «I tecnici hanno montato audio e luci dalla mattina. Noi della compagnia abbiamo passato il pomeriggio ad allestire la scena, provare il suono e puntare le luci. Abbiamo lavorato per fare lo spettacolo e, in una condizione normale, saremmo stati pronti a farlo. Abbiamo chiesto spiegazioni e ci hanno detto che la caldaia era rotta. Che lo sapevano già dalla mattina, ma il teatro Stabile dell’Umbria, che ci ha invitato a fare lo spettacolo, non è stato avvertito del guasto. Io sono stato il primo a farlo perché non comprendevo per quale motivo non intervenisse. Non interveniva perché nessuno aveva comunicato che nel teatro si stava gelando». Celestini poi continua. «Alle 19.26 la temperatura era di 13.1 gradi; alle 19.32 era scesa a 12.4. Meno di mezz’ora dopo stava sotto gli 11. Sotto quale temperatura saremmo scesi un’ora dopo l’inizio dello spettacolo? E due ore più tardi alla fine dello spettacolo? A queste temperature bisogna aggiungere l’umidità di un edificio antico con i riscaldamenti spenti chissà da quanto tempo che fa percepire quelle temperature ancora più basse».

Il rispetto «Con il teatro Stabile dell’Umbria – aggiunge l’artista – non abbiamo avuto dubbi: non si può lavorare in queste condizioni. Tantomeno si può far pagare un biglietto agli spettatori chiudendoli in un frigorifero. Gli artisti e i tecnici che lavorano in teatro devono poterlo fare con dignità. Il nostro lavoro deve essere rispettato come quello di chiunque altro. Lo stesso rispetto merita lo spettatore. Stasera questo rispetto è venuto meno e siamo stati costretti a smontare scenografie, allestimento tecnico e lasciare il teatro. Mi dispiace molto. E ringrazio chi ha fatto il possibile per evitare che lo spettacolo saltasse, ma in quel posto battevamo i denti e lo spettacolo che ne sarebbe venuto fuori non c’entrava niente con quello che deve stare sul palcoscenico di un teatro dignitoso». Che dire, una gelida accoglienza, quindi.

La Società teatrale L’associazione culturale che ha la gestione del teatro Sociale, racconta la giornata di mercoledì dal suo punto di vista. «Nel primo pomeriggio di mercoledì 14 – scrivono – abbiamo appreso che la caldaia che alimenta il riscaldamento del teatro si era improvvisamente rotta: il tecnico di fiducia, prontamente avvertito, ha rilevato la necessità della sostituzione di un elemento non immediatamente disponibile, con conseguente impossibilità di una riparazione prima dell’inizio dello spettacolo di prosa programmato per le 20.30 dello stesso giorno». A fronte della situazione che si era venuta a creare, la società ha valutato che, «in una giornata particolarmente soleggiata, considerata la temperatura particolarmente mite, abbiamo ritenuto che lo spettacolo potesse essere rappresentato, sia pure con l’evidente disagio dovuto alla mancanza di riscaldamento».

L’annullamento In serata, quando le temperature sono scese notevolmente, «il personale di palcoscenico, che aveva già provveduto a posizionare stufette portatili nei camerini, ha suggerito a Celestini la possibilità di collocare accanto ai due artisti due stufe portatili, per alleviare la percezione del freddo, ma la soluzione è stata scartata dall’attore, che ha manifestato il suo intento di non procedere alla rappresentazione a causa della temperatura troppo rigida». Al presidente dell’associazione, dopo aver parlato al telefono con l’attore, «ha preso atto della legittimità di tale posizione e della conseguente necessità di annullare la rappresentazione».

Il rimborso I biglietti pagati al botteghino, spiegano, «sono stati immediatamente rimborsati. Quelli prenotati a mezzo di prevendita al Servizio informazioni turistiche del Comune, verranno rimborsati presso l’ufficio. Quelli prenotati telematicamente saranno rimborsati a cura del teatro Stabile dell’Umbria. I titolari di abbonamento saranno tempestivamente informati del modo con cui verrà recuperato lo spettacolo». La Società teatrale si scusa con gli spettatori, «nonché con i coorganizzatori dell’evento – Comune di Amelia e teatro Stabile dell’Umbria – dello spiacevole inconveniente, verificatosi in modo del tutto eccezionale ed imprevedibile, del quale peraltro si assume ogni responsabilità legalmente fondata in ordine ad eventuali richieste da parte della compagnia».

Il sindaco Dispiacere è stato espresso anche dal sindaco di Amelia, Laura Pernazza, raggiunta telefonicamente da umbriaOn. «Non posso che scusarmi con tutte le persone per lo spiacevole inconveniente. Purtroppo tutto questo non dipende da me, dato che la gestione del teatro Sociale spetta alla Società teatrale». Il sindaco tiene, poi, a precisare: «Anche io sono stata informata solamente alle 20.30, dato che mi stavo recando a teatro per seguire lo spettacolo. Spero veramente che si possa recuperare lo spettacolo in un’altra data».

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