Centrale Vascigliano: per il Comune è ‘no’

Stroncone: alla seconda conferenza dei servizi il sindaco Malvetani ha spiegato perché l’amministrazione è contraria. Ora nuovo ‘tavolo’ e poi palla alla Regione Umbria

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Lo scorso 29 ottobre si è tenuta in Regione la seconda conferenza di servizi riguardante l’istanza di autorizzazione unica, presentata dalla società Enersi Technology Soc. Agr. Srl, per la costruzione e l’esercizio di un impianto per la produzione di biometano in località Vascigliano (Stroncone). Si è trattato di una conferenza istruttoria, non decisoria, convocata a seguito delle integrazioni e modifiche richieste alla società dopo la prima conferenza, tenutasi la scorsa primavera ed è stata volta a raccogliere i pareri dei soggetti interessati.

Il ‘no’ dell’amministrazione comunale

Pur essendo un incontro di natura tecnica, il sindaco di Stroncone, Giuseppe Malvetani, ha voluto partecipare in prima persona per rappresentare, sia alla Regione Umbria che alla società che intende realizzare l’intervento, nonostante le rassicurazioni date da quest’ultima circa il basso o nullo impatto ambientale, la netta contrarietà della popolazione all’impianto, non solo di Vascigliano ma di tutto il comune di Stroncone. «Sappiamo bene che la competenza sul rilascio dell’autorizzazione unica è regionale – chiarisce Malvetani – e che già diversi impianti simili sono stati autorizzati in altre zone, ma abbiamo voluto illustrare in maniera dettagliata le ragioni del nostro ‘no’ a questa realizzazione nella zona di Vascigliano. Attraverso l’atto redatto dal nostro responsabile dell’area urbanistica, abbiamo espresso, infatti, parere negativo, articolato in quattro punti ed alcune ulteriori osservazioni, vertenti sia su aspetti normativi che procedimentali».

Le ragioni e il prossimo incontro

«Una delle principali criticità – prosegue Malvetani – è data dalla immediata vicinanza dei centri abitati di Vascigliano e Colmartino, oltre che di una serie di abitazioni sparse, collocate a ridosso dell’area interessata. Impianti del genere, soprattutto di tali dimensioni, andrebbero realizzati in zone più isolate, non vicino alle abitazioni». Per il prossimo 7 novembre è convocato un altro incontro relativo alla verifica di assoggettabilità a Vas (Valutazione ambientale strategica, ndR). In quella sede, prettamente tecnica, alla quale parteciperà il responsabile dell’urbanistica del Comune di Stroncone, verranno dettagliate tutte le criticità elencate dall’ente nel parere presentato. Poi la parola passerà alla Regione che è l’unico soggetto deputato a rilasciare o negare l’autorizzazione, anche in costanza di parere negativo del Comune, il quale, eventualmente potrà fare ricorso entro i successivi dieci giorni.

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