Terni, ‘bomba bis’: stima 10 mila evacuati

In 400 da subito dovranno lasciare le abitazioni. L’ordigno verrà rimosso il 4 novembre. Piano di sicurezza in Prefettura

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Un altro ordigno bellico dopo quello trovato la scorsa estate e che aveva portato all’evacuazione di 11 mila persone per il disinnesco. È emerso mercoledì mattina nella stessa zona – nei pressi della stazione ferroviaria di Cesi (Terni) – dove lo scorso luglio era venuta alla luce la bomba d’aereo americana da 500 libbre. Anche questa volta si tratta di una bomba d’aereo americana ma del peso complessivo di 250 libbre.

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Le operazioni

Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia di Stato e della polizia locale – I sezione territoriale giunta per prima – i carabinieri ed i vigili del fuoco di Terni. La ‘nuova’ bomba è stata individuata nel corso delle operazioni di bonifica del terreno, su iniziativa del proprietario del fondo. Il peso – 250 libbre – è inferiore della metà rispetto alla ‘gemella’ ma ci sarebbe un elemento di difficoltà in più: l’elica che innesca l’esplosione sarebbe leggermente spostata rispetto alla sua sede originaria. Allertati gli artificieri di stanza a Roma, intervenuti a Cesi Scalo insieme alla Protezione civile del Comune di Terni.

Investito un agente della polizia locale

L’invito delle autorità a cittadini e curiosi è di non recarsi sul posto per non intralciare le operazioni in atto. Limitazioni sono state subito applicate per quel che riguarda la viabilità con la chiusura, da parte della polizia locale, del tratto di via delle Terre Arnolfe interessato dall’intervento. Proprio nel corso delle operazioni legate alla gestione della viabilità, mercoledì pomeriggio un agente della polizia locale di Terni è stato investito da un’auto, finendo in ospedale.

Il piano di bonifica dell’ordigno

Dalla nota diramata dalla prefettura di Terni, la conferma delle prime evacuazioni e la data per il disinnesco, rimozione e brillamento dell’ordigno: domenica 4 novembre con circa 10 mila persone – questa la stima, leggermente inferiore ai numeri della scorsa estate – che dovranno lasciare temporaneamente le proprie abitazioni. Le decisioni nel dettaglio verranno prese in una riunione già convocata per il 2 novembre, sempre in prefettura. Il Comune informa che «si sta già predisponendo il centro di accoglienza al palatennistavolo di via delle Palme, con la segreteria organizzativa, mentre sono stati avviati i contatti con l’Asl e l’Azienda Ospedaliera che si sono rese disponibili, attraverso il centro geriatrico, ad accogliere chi ne avrà bisogno». Il Coc (Centro operativo comunale) è attivo dal pomeriggio.

Il Prefetto Paolo De Biagi

La nota

«Nella serata odierna (mercoledì, ndR) – si legge – si è tenuta una riunione per pianificare le operazioni necessarie alla messa in sicurezza, disinnesco e brillamento dell’ordigno residuato bellico, del tipo bomba di aereo americana del peso complessivo di circa 125 chilogrammi, di cui 60 di esplosivo, rinvenuto nella mattinata in un cantiere edile in località Cesi – strada della Ferrovia – nel comune di Terni. All’incontro, presieduto dal prefetto Paolo De Biagi, hanno partecipato il sindaco di Terni, i vertici provinciali delle forze dell’ordine, gli artificieri del VI reggimento Pionieri di Roma, i rappresentanti della Regione, della Provincia, dei vigili del fuoco, del 118, della Usl Umbria 2, dell’azienda ospedaliera di Terni e dei gestori dei pubblici servizi (acqua, gas, elettricità e telefonia) presenti nell’area interessata. Gli Artificieri del VI Reggimento Genio Pionieri di Roma sono intervenuti nel pomeriggio per effettuare un sopralluogo preliminare volto a verificare le condizioni dell’ordigno e dell’area circostante, già presidiata costantemente dalle forze di polizia. Nel corso della riunione è stata disposta l’evacuazione, a scopo precauzionale, dell’area più prossima al luogo del rinvenimento per un raggio di 381 metri, al fine di garantire la piena sicurezza della zona e dei cittadini residenti. Le operazioni di bonifica saranno effettuate domenica 4 novembre. Ulteriori dettagli operativi, compresa la definizione dell’area da evacuare durante le operazioni, saranno individuati nella successiva riunione già fissata per venerdì 2 novembre. La prefettura invita la cittadinanza alla massima collaborazione, evitando fin da subito di recarsi in prossimità del luogo del posizionamento dell’ordigno».

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