Clitunno, il M5S: «Bonifica mancata»

Stefano Lucidi: «Stanziati due milioni, ma la situazione resta insoluta»

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di Stefano Lucidi

Senatore del Movimento 5 Stelle

A seguito di indagini effettuate dall’Arpa nel 2009, fu accertato che il fiume Clitunno era caratterizzato da un fortissimo inquinamento, che avrebbe determinato danni e morte di microorganismi essenziali all’interno dell’ecosistema del fiume, per il quale era stata disposta la bonifica.

Per suddetta bonifica la Regione Umbria ha stanziato ben 2 milioni di euro nel 2012.

I fanghi

I fanghi

Ad oggi la bonifica del Clitunno è stata effettuata, ma il risultato dell’operazione lascia perplessi, perché lungo il percorso si osservano immensi cumuli di fanghi tossici mescolati a rifiuti di vario genere, per i quali ancora si attende l’esito di un tavolo tecnico, come predisposto dall’Arpa, per verificarne la pericolosità in sito, e la conseguente destinazione.

La questione con il trascorrere del tempo continua ad aggravarsi qualora venga riscontrata una certa pericolosità dei fanghi, in quanto penetrando nel terreno e nelle falde rischiano di inquinare pericolosamente le falde e le zone agricole circostanti.

 

La situazione

La situazione

Grazie al lavoro svolto dal gruppo 5 stelle di Trevi ho deciso di presentare un’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministero dell’Ambiente per chiedere che sia ristabilita la naturale salubrità che ha caratterizzato questo corso d’acqua nell’arco dei secoli.

In particolare gli ultimi anni ne hanno peggiorato la situazione ambientale, sia per le attività agricole-industriali non regolamentate e correttamente controllate, sia per il grave incidente del 2006 che ha coinvolto Umbria Olii S.p.a con l’esplosione di un silos ed il conseguente sversamento di parte del contenuto nel fiume.

Noi il Clitunno non lo consideriamo ancora bonificato

 

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