Fece scalpore la rapina avvenuta lo scorso 25 febbraio – poco prima di mezzanotte – nella sala slot di Ponte San Giovanni (Perugia), in una zona trafficatissima e molto frequentata sia dai pedoni che dalle auto, essendo a due passi dallo svincolo della superstrada e proprio accanto ad un hotel, a un tabacchi e a una pizzeria.
Oltre 30 colpi nel centro-nord
Fece scalpore soprattutto per le modalità: porta sfondata, entrata armi alla mano e minaccia al cassiere con una pistola. Il tutto per un bottino di 20 mila euro circa (questo è quanto emerse dai primi riscontri). La banda era specializzata in rapine a mano armata e con spaccata. Ha colpito in vari punti del centro Italia. Erano in 5, sono stati arrestati dai carabinieri di Firenze. Quattro di loro, di nazionalità rumena, sono stati fermati a Montecatini Terme; il quinto, di nazionalità albanese, a Firenze. Altri due erano già in carcere. Sono ritenuti responsabili di ben sei rapine in sale slot e 23 furti con il metodo della spaccata. Hanno età comprese tra i 21 e i 35 anni. Hanno colpito anche in Emilia Romagna e in Veneto. Avevano operato anche all’estero: Belgio, Germania e Danimarca.
Decisivi i filmati delle telecamere
Le indagini – fanno sapere i militari dell’Arma – sono state condotte anche attraverso l’analisi dei filmati estrapolati da sistemi di videosorveglianza e le accurate attività di sopralluogo e repertamento svolte dalla sezione investigazioni scientifiche del nucleo investigativo. Nel corso della perquisizione dell’appartamento di Montecatini Terme, scelto dalla banda quale base di appoggio per la più recente serie di azioni delittuose, sono stati rinvenuti e sequestrati una pistola giocattolo e vario materiale da travisamento (maschere, parrucche, eccetera), utilizzati per la commissione di rapine.
