Coltellata ad agente, caccia all’uomo a Terni

Poco prima della mezzanotte di giovedì un cittadino straniero fermato per un controllo in centro, ha reagito violentemente contro gli uomini della sezione antidroga della Mobile

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Ha tentato di colpirlo con una coltellata ma l’agente è riuscito ad evitare in parte il fendente, che lo ha raggiunto ad una mano. Protagonista del violento episodio – accaduto intorno alle 23 di giovedì sera nella centralissima via Manassei, a Terni – è un cittadino straniero, probabilmente di origine nordafricana. Un giovane vestito sportivo e con cappello nero in testa, perso durante la successiva fuga.

Sangue Fermato per un controllo dagli uomini della sezione antidroga della squadra Mobile, il soggetto ha reagito estraendo un coltello e cercando di colpire l’operatore di polizia che è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del Santa Maria. Le sue condizioni non sarebbero fortunatamente preoccupanti. Ricerche sono in corso, da parte delle forze dell’ordine, per individuare ed arrestare il responsabile che, fuggito di corsa dalla scena, ora avrebbe le ore contate.

Ancora violenza Si tratta dell’ennesimo episodio, recente, di violenza nei confronti di operatori della polizia di Stato. Lunedì scorso un 26enne della Tunisia – spacciatore con un passato da scafista fra la Libia e l’Italia – ha aggredito gli agenti dell’antidroga che volevano arrestarlo ed uno di loro ha riportato lesioni ad una mano per complessivi 20 giorni di prognosi. Senza dimenticare che a fine giugno altri due agenti della Mobile ternana erano stati presi letteralmente a morsi da uno dei due nigeriani arrestati per spaccio in un condominio di via Campofregoso: anche in quel caso pronto soccorso, visite, medicazioni e prognosi per entrambi.

«Più uomini e mezzi» Così Roberto Fioramonti, segretario nazionale del sindacato di polizia Mosap: «Ancora poliziotti feriti a Terni, è già il quarto agente che finisce in ospedale nelle ultime tre settimane. La nostra città ha conquistato in meno di un mese un triste primato nazionale. A farne le spese sempre i miei colleghi della squadra mobile impegnati in operazioni contro lo spaccio. A loro va la piena vicinanza e solidarietà del Mosap. Ero stato, purtroppo, facile profeta a fine giugno quando ho denunciato che a Terni un adulto su dieci si droga e che in città ormai il fenomeno dello spaccio ha assunto una rilevanza inaccettabile anche a causa della mancanza di telecamere e dei problemi di decoro urbano. Ai vertici del viminale e al ministro Salvini – dice Fioramonti -, che in campagna elettorale è venuto più volte nella nostra città promettendo più uomini e mezzi, chiediamo di dare concretezza ai suoi impegni, senza far passare l’estate».

«Misura colma»  «Dopo le due aggressioni dei giorni scorsi contro i poliziotti ternani ora addirittura un agente accoltellato che se l’è cavata con una ferita alla mano solo perché è in parte riuscito a schivare i lfendente. Ormai la misura è colma». È la denuncia di Luigi Testaguzza, segretario provinciale della Federazione sindacale di polizia, dopo i gravi fatti di cronaca di questi giorni. «Tre aggressioni in circa 20 giorni, tutte contro i poliziotti di Terni avvenute durante operazioni di servizio e tutte ad opera di giovani extracomunitari, uno dei quali spacciatore con un passato da scafista tra la Libia e l’Italia. Questi episodi non sono una peculiarità ternana ma si stanno verificando un po’ su tutto il territorio nazionale e ciò dimostra come ci sia bisogno di una risposta a livello centrale predisponendo una rapida distribuzione della pistola elettrica taser (la cui sperimentazione sta iniziando in alcune città italiane) che sia rapida e soprattutto con regole di ingaggio chiare ed efficaci».

Siap Il Sindacato italiano appartenenti polizia – attraverso le segreterie di Perugia e Terni – punta il dito contro quello che definisce «il fallimento del progetto nazionale dei Reparti di prevenzione crimine, snaturati dal Dipartimento di pubblica sicurezza e che forse non saranno più reparti della polizia di Stato con funzioni specifiche. Il Reparto prevenzione crimine Umbria-Marche, istituito nel 2013 e impiegato con risultati riscontrabili, non ultime le recenti operazioni di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti in numerose città dell’Umbria e delle Marche, verrà impegnato dal 20 luglio al 20 agosto in servizi non propri presso la questura di Rimini. Non condividiamo questa modalità di impiego – afferma il Siap -, mirata più che altro a sopperire alle carenze di organico presso le questure, a discapito della sicurezza vera».

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