«Come il Broletto: Tribunale insicuro»

Perugia, terrore al palazzo di giustizia di piazza Matteotti durante un’udienza fallimentare. Feriti due giudici della sezione civile e un dipendente. I commenti e le reazioni

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Un lunedì mattina di terrore, in pieno centro storico, a Perugia. Un uomo – Roberto Ferracci, 53 anni – è entrato in tribunale armato di coltello e ha ferito due giudici. Arrestato dalla polizia, è stato trasferito al carcere di Capanne.

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L’ingresso del Tribunale dall’interno

I testimoni «Poteva essere un nuovo Broletto», sono state queste le prime parole di una delle dipendenti del tribunale dopo l’arresto dell’aggressore. «Se non fosse stato per quel poveretto che si è fiondato nella stanza la giudice Altrui non sarebbe viva». È ancora scossa, le mani tremano, gli occhi sono pieni di lacrime. E singhiozza. «No, per piacere, non me la sento di fare un’intervista. Posso solo dire che è stata una brutta esperienza, una terribile esperienza». E va via.

Non ci sono controlli Fuori dal palazzaccio ci sono tante persone. Avvocati, impiegati, giudici. E tanti curiosi, fra cui turisti stranieri, che chiedono informazioni e sbarrano gli occhi quando capiscono quello che è successo. Nessuno vuole parlare e quando avviciniamo il cellulare per registrare dichiarazioni si allontanano coprendosi la bocca. I discorsi però vertono sempre sullo stesso argomento: la sicurezza. «Come è possibile che si possa entrare in un palazzo di giustizia con un coltello di quelle dimensioni? Dove sono i metal detector? Dove sono i controlli?». «E andrà sempre peggio signora cara – risponde un collega – con i tagli che stanno facendo alle forze di polizia la protezione sarà sempre minore».

Il ministro Andrea Orlando

Il ministro Proprio sul tema sicurezza si è mosso subito il ministro della giustizia Andrea Orlando si è mosso, dando disposizioni per effettuare verifiche sui sistemi di sicurezza del tribunale civile di Perugia. «Non appena ho appreso la notizia del ferimento di due magistrati nel tribunale di Perugia ho immediatamente espresso la mia solidarietà ai due funzionari dello Stato colpiti», ha fatto sapere il ministro dalla Cina, dove si trova in missione istituzionale. «Ho inoltre già chiesto che siano subito svolte le necessarie verifiche per comprendere l’esatta dinamica dei fatti ed accertare le falle nel sistema di sicurezza». Così in una nota il presidente dell’ordine degli avvocati di Perugia, Gianluca Calvieri: «Non tollereremo più alcun ritardo nell’adozione, a cura dei responsabili, di misure volte a garantire la sicurezza all’interno dei palazzi di giustizia di Perugia, come più volte sollecitato».

La Municipale chiude la strada

Il Csm «Si tratta di un gravissimo episodio che ripropone il tema della sicurezza negli uffici giudiziari italiani, che va affrontato con ulteriori misure risolutive», ha detto il vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini, anticipando che proporrà «al prossimo Plenum di assumere un’iniziativa per formulare proposte al fine di affrontare tale grave problema». Legnini ha telefonato al presidente (facente funzioni) del Tribunale di Perugia, Gaetano Mautone, per accertarsi delle condizioni di salute dei due magistrati e dell’ausiliario accoltellati a cui ha voluto esprimere «la sua forte solidarietà, augurando loro una pronta guarigione».

Giacomo Leonelli «Un grande in bocca al lupo ai due giudici feriti stamattina a Perugia – ha commentato il consigliere regionale del Pd Giacomo Leonelli – che tutti conosciamo come persone serie e rigorose. Poi continueremo a domandarci se questo clima, per cui sulla rete è consentito dire qualsiasi cosa, possa portare qualcuno a pensare che nella vita reale sia ormai possibile fare di tutto».

Catiuscia Marini

La presidente Marini «Vorrei innanzitutto esprimere ai magistrati Francesca Altrui e Umberto Rana – ha affermato la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini – il mio più sincero augurio di pronta guarigione e la mia profonda vicinanza e solidarietà per la gravissima aggressione subita. Solidarietà e vicinanza che esprimo anche nei confronti di tutta la magistratura per questo gravissimo episodio che avrebbe potuto avere, in assenza del coraggioso intervento dello stesso giudice Rana e di un impiegato, al quale va anche la mia solidarietà e vicinanza, conseguenze ancor più drammatiche».

Catia Polidori Anche la coordinatrice di Forza Italia in Umbria, l’onorevole Catia Polidori, desidera «esprimere sentimenti di vicinanza e solidarietà ai giudici, vittime della violenta aggressione a Perugia. Il ferimento, tanto più nel luogo dove è avvenuto, è un fatto assai grave, che esige chiarezza da parte del Ministero competente ed al tempo stesso impone una approfondita indagine volta ad accertare le modalità, le eventuali falle nel sistema di sicurezza, nonché a valutare il perché dei ritardi nell’adozione delle misure di prevenzione dei rischi, già in precedenza richieste dal personale impiegato all’interno dei palazzi di giustizia».

Andrea Nasini «A titolo mio personale e a nome dell’Ordine che rappresento, esprimo la massima solidarietà e vicinanza ai magistrati Francesca Altrui e Umberto Rana per l’aggressione subita nel Tribunale civile di Perugia», le parole di Andrea Nasini, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Perugia. «Un episodio grave e preoccupante che, sono certo, non gli impedirà di tornare a svolgere il proprio lavoro con la consueta professionalità, indipendenza e imparzialità. A entrambi auguro una pronta e completa guarigione».

Donatella Porzi (Foto Mirimao)

Donatella Porzi «Non si può rischiare di perdere la vita svolgendo il proprio lavoro», così la presidente del consiglio regionale dell’Umbria, Donatella Porzi, commenta l’aggressione al tribunale di Perugia. «Esprimo a nome mio e di tutto il consiglio la solidarietà e gli auguri di pronta guarigione ai due giudici, Francesca Altrui e Umberto Rana, e all’impiegato coinvolto nei fatti».

Le organizzazioni sindacali «’Cronaca di due ferimenti annunciati’: potrebbe essere questo il titolo per i fatti che si sono verificati al tribunale di Perugia. Da anni la Rsu e le sigle regionali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl denunciano la situazione di rischio in cui si trovano i lavoratori degli uffici giudiziari di Perugia», è il commento delle organizzazioni sindacali. «Soltanto Procura e Corte di Appello sono dotati di tornelli e metal detector, mentre l’infelice scelta di dislocare gli uffici giudiziari in varie zone della città aggrava notevolmente la tenuta dei livelli di sicurezza, in quanto rende dispendioso e difficoltoso controllare tutte le sedi. Ciò che è accaduto qualche anno fa negli uffici della Regione Umbria e i gravi fatti del Tribunale di Milano, così come episodi accaduti nei Comuni, nei Centri per l’Impiego o all’Inps, avrebbero dovuto far riflettere. Si sarebbe dovuto tenere conto che uffici come il Tribunale Fallimentare, nonché la Sezione Civile, per le delicate materie di cui si occupano (interdizioni, inabilitazioni, separazioni, divorzi) sono sottoposti a forti rischi, così come l’Ufficio Notificazione Protesti e il Giudice di Pace. La realtà è che tutti gli uffici frequentati da un’utenza che può versare in particolare stato di disagio sociale ed economico sono a rischio». Le organizzazioni sindacali dell’Umbria esprimono «solidarietà ai lavoratori colpiti, magistrati e personale amministrativo, e chiedono ai datori di lavoro (Stato, Sindaci, amministratori regionali….) di dare piena e totale attuazione alle norme sulla sicurezza. I sindacati metteranno in campo tutte le iniziative necessarie per garantire un diritto fondamentale nel rapporto di lavoro, ovvero la sicurezza personale nello svolgimento della propria prestazione lavorativa».

Il Movimento 5 Stelle «Questa mattina due magistrati della sezione Civile del Tribunale di Perugia, una donna e un uomo cui rivolgiamo solidarietà e auguri di pronta guarigione, hanno subito una brutale aggressione con un coltello di circa 25 centimetri», si legge in una nota congiunta di Laura Agea (M5S Europarlamento), Cristina Rosetti (M5S Comune di Perugia), Tiziana Ciprini, Filippo Gallinella, Stefano Lucidi (M5S Camera dei Deputati e Senato della Repubblica), Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati (M5S Regione Umbria). «Dalla Cina, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha affermato di aver disposto le necessarie verifiche per comprendere l’esatta dinamica dei fatti e accertare le falle nel sistema di sicurezza. Le verifiche, tuttavia, dovrebbero durare ben poco: notoriamente la sezione Civile del Tribunale di Perugia non ha alcun ‘sistema di sicurezza’ per rilevare eventuali armi introdotte all’interno degli Uffici giudiziari. Stessa situazione per i Tribunali di Spoleto e Terni. Non solo. A Perugia si sono già verificate altre gravi aggressioni a giudici e numerose fin qui erano state le sollecitazioni trasmesse al Ministero allo scopo di predisporre le relative contromisure: da cittadini umbri siamo preoccupati e indignati per tanta colpevole inerzia. Ecco perché Orlando non può limitarsi a dichiarazioni rassicuranti: adesso deve dimettersi».

Walter Verini

Walter Verini «Ho espresso anch’io vicinanza e solidarietà ai magistrati Francesca Altrui e Umberto Rana fatti oggetto questa mattina a Perugia di una gravissima aggressione all’interno del Tribunale Civile. L’ho fatto attraverso due telefonate al Procuratore generale della Repubblica Fausto Cardella e al Presidente della Corte d’Appello Mario D’Aprile», così il deputato Walter Verini, capogruppo Pd in Commissione Giustizia della Camera. «Ho avuto conferma che le condizioni di questi due servitori dello Stato non appaiono gravissime e questo desta sollievo, dopo ore di apprensione per un fatto che avrebbe potuto avere pesantissime conseguenze evitate anche grazie all’intervento, oltre che dello stesso Dottor Rana, anche di un coraggioso impiegato lievemente ferito. È un fatto che ripropone l’urgenza che siano in ogni modo e ovunque accelerate le misure per la sicurezza degli uffici giudiziari. A Perugia, in particolare, nella sede del Tribunale Civile, dove per le informazioni che abbiamo potuto avere il piano è in dirittura d’arrivo. L’auspicio e la richiesta, quindi, è che ogni misura per installare al più presto sistemi di sicurezza sia attivata nel più breve tempo possibile».

L’amministrazione comunale di Perugia «condanna con determinazione il vile gesto accaduto. Alle vittime dell’inaudito e gravissimo gesto va tutta la nostra solidarietà nonché la vicinanza dell’intera città, profondamente scossa dalla violenta circostanza. Una menzione particolare va al giudice Rana, che grazie al suo coraggio ha evitato di fatto un epilogo che poteva essere ben più tragico. Rivolgiamo un affettuoso augurio di pronta guarigione a tutti, con la speranza che presto possano tornare a svolgere appieno le loro funzioni. Gli avvenimenti di oggi dimostrano in maniera dolorosa la improcrastinabilità di una complessiva ridefinizione degli spazi da dedicare agli uffici giudiziari».

Il cardinale Gualtiero Bassetti

Gualtiero Bassetti Raggiunto dalla notizia dell’accoltellamento dei giudici del Tribunale di Perugia Francesca Altrui e Umberto Rana, il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, che si trova a Roma per presiedere il Consiglio permanente della Cei (25-27 settembre), esprime la sua «vicinanza umana e spirituale a questi due servitori dello Stato, colpiti nell’adempimento del loro dovere, e alle loro famiglie, augurando agli stessi una pronta guarigione. Nel contempo, il porporato, condanna fermamente il grave gesto, perché non c’è alcun motivo al mondo che giustifichi un uomo a compiere un atto estremo come quello di attentare alla vita del suo prossimo. Sono profondamente scosso da quanto è accaduto oggi nella mia città e mi affiora alla mente il triste episodio di quanto è successo alcuni anni fa a due dipendenti della Regione dell’Umbria uccise nel loro ufficio da un uomo che poi si è tolto la vita».

L’ordine degli ingegneri «A nome mio personale e dell’Ordine degli ingegneri di Perugia, esprimo solidarietà e vicinanza ai giudici Francesca Altrui e Umberto Rana e al dipendente del Tribunale civile di Perugia, vittime questa mattina di una brutale e vile aggressione», il commento di Stefano Mancini, presidente Ordine ingegneri della provincia di Perugia. «Nel formulare i migliori auguri di pronta guarigione, l’Ordine rinnova con forza la propria vicinanza e il sostegno a tutta la Magistratura impegnata giornalmente per il rispetto e la tutela della legalità».

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