Comune di Terni: «Ricette per la sanità»

Il Partito Democratico e Città Aperta ribadiscono: «La sede Usl non si muove» efanno l’elenco di cose che sindaco e giunta devono fare per potenziare il polo ospedaliero

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«I temi della sanità e degli assetti dell’Azienda ospedaliera Santa Maria e dell’azienda Usl costituiscono per la città di Terni e per il territorio elementi prioritari di governo per dare risposte concrete ed utili in un settore determinante per la vita dei cittadini e per lo sviluppo socio-economico della nostra comunità». Inizia così un atto di indirizzo presentato in consiglio comunale – a Terni – dai capigruppo del PD, Andrea Cavicchioli e di Città Aperta, Falieri Chiappini. 

Un’ipotesi per la ‘Città della salute’

Sede Usl a Terni In questo contesto, scrivono, «facendo seguito anche all’audizione del 16 febbraio dei due direttori generali da parte della seconda commissione, dalla quale sono emersi alcuni elementi positivi, il consiglio impegna sindaco e giunta a monitorare, di concerto con il direttore generale e con la Regione, il percorso per la realizzazione della nuova sede operativa dell’azienda Usl, assicurando certezze, disponibilità di risorse e rispetto dei tempi comunicati, nel contesto della conferma per Terni della sede dell’azienda Usl 2 dell’Umbria». Ma anche di «richiedere ai direttori dell’azienda USL, dell’azienda ospedaliera di Terni e alla Regione, un progetto organico di integrazione per ottimizzare l’offerta dei servizi e affrontare le criticità, utilizzando nel modo migliore le risorse disponibili, da presentare entro sei mesi».

Andrea Cavicchioli

Le dotazioni Il Comune, dicono PD e Città Aperta, «devono richiedere all’azienda ospedaliera Santa Maria un cronoprogramma operativo per la conclusione della modernizzazione e dell’adeguamento delle strutture e delle strumentazioni e una nuova organizzazione dei vari comparti, che in relazione alla necessità e ai problemi riscontrati, possa dare risposte adeguate in tempi rapidi coinvolgendo il personale ed incrementando la dotazione organica, per superare carenze oggettive che creano difficoltà spesso superate con l’abnegazione dello stesso personale sottoposto a pesanti turnazioni, uso eccessivo dello straordinario ed anomalo della reperibilità e dei riposi, sostenendo nei confronti della Regione anche il recente accordo posto in essere dalla direzione aziendale con le organizzazioni sindacali, che può contribuire ad assicurare migliori livelli di assistenza».

Faliero Chiappini

Personale di vertice Altri ‘compiti da fare’, per sindaco e giunta, sono quelli di «richiedere per l’azienda ospedaliera Santa Maria il completamento in tempi rapidi delle procedure per la sostituzione e la nomina di tutti i direttori di strutture complesse e settori rilevanti, determinante per la qualità dell’offerta dei servizi e per la configurazione positiva dell’ospedale di Terni e richiedere che si evitino per le aziende ospedaliere di Terni e Perugia l’utilizzazione contemporanea di un singolo direttore di struttura complessa e che per l’Oncoematologia dell’azienda ospedaliera di Terni siano individuati locali e risorse adeguate, con la dotazione per i ricoveri, superando l’attuale stato di oggettiva difficoltà e disagio».

La ricerca Altro tema importante è quello relativo alla «conferma e lo sviluppo dei livelli di alta specializzazione dell’ospedale di Terni, tenendo anche conto del costante aumento delle mobilità extraterritoriale che ha registrato circa 6.000 pazienti da fuori regione per l’anno 2016 e della necessità, in questa ottica, di elevare il rapporto con l’università di Perugia, che deve essere rivolto ad individuare apporti di qualità per l’azienda ospedaliera Ternana, stimolando e valorizzando la ricerca e la sperimentazione».

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