Comune di Terni, assunzioni stoppate

La Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali, presieduta dal sottosegretario, stoppa il piano assunzioni dopo il ‘no’ della Corte dei conti al riequilibrio

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Effetto domino. Pare che sia questo che sta accadendo dopo che la Corte dei conti dell’Umbria non ha approvato il piano di riequilibrio finanziario del Comune di Terni. E a rimetterci saranno pure quelli che per il Comune avrebbero potuto lavorare.

Contratti ‘congelati’ Già, perché  palazzo Spada aveva inviato al Ministero dell’Interno anche la ‘distinta’ nella quale spiegava che, per il 2017 aveva in mente di effettuare alcune assunzioni (a tempo determinato) e di volersi avvalere della collaborazione di due dirigenti provenienti da altre amministrazioni con le procedure del ‘comando’ e della ‘mobilità’. Solo che, probabilmente, non se ne farà niente. Ma andiamo con ordine.

Il personale Dopo che gennaio il consiglio comunale aveva aggiornato il documento unico di programmazione (Dup), il 6 luglio la giunta comunale aveva approvato il piano delle assunzioni per il 2017. Un piano che prevedeva l’assunzione – con un contratto triennale – di un dirigente per le attività finanziarie; di prendersi – con la procedura del ‘comando’ – una dipendente del Comune di Narni; di affidare incarichi annuali a sei istruttori didattici di sostegno e ad un insegnante di religione; di prendersi – con la procedura della ‘mobilità’ tra enti di area vasta – un istruttore di vigilanza.

IL DOCUMENTO DEL MINISTERO DELL’INTERNO 

Fermi tutti Il 18 luglio scorso, invece, è arrivato l’ordine di fermare tutto: la Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali, presieduta dal sottosegretario al Ministero dell’Interno, Giampiero Bocci, premesso che «il Comune di Terni ha fatto ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario senza richiedere l’accesso al fondo di rotazione» e che quindi «è sottoposto ai controlli centrali sulle dotazioni organiche e sulle assunzioni di personale», ha stabilito all’unanimità che «al fine di valutare (alla luce della decisione della Corte dei conti; ndr) la compatibilità di tali assunzioni» fosse il caso di sospendere «l’esame della delibera consiliare (quella dell’aggiornamento del Dup; ndr) e della delibera di giunta recante il piano delle assunzioni». Effetto domino, appunto.

 

 

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