Comune Terni, nuovo collegio dei revisori

Dal 2019 al 2022 saranno in carica Carlo Ulisse Rocchi, Roberto Frasca e Fiorella Pezzetti. Le minoranze non votano per il mancato ingresso di Tobia (M5S)

Condividi questo articolo su

Presidente Carlo Ulisse Rocchi (classe ’55, originario di Amelia), componenti – in ordine di estrazione – Roberto Frasca (’61) e Fiorella Pezzetti (’56). È questo trio che rappresenterà dal 2019 al 2022 il Collegio dei revisori dei conti del Comune di Terni: il via libera del consiglio è arrivato a fatica lunedì pomeriggio con 18 voti favorevoli e 1 astenuto. Le minoranze escono dall’aula e non votano: bagarre sulla legittimità della seduta a causa della mancata surroga – l’iter è da ultimare – di Comunardo Tobia (M5S) per l’ingresso al posto del dimissionario Thomas De Luca.

IL SORTEGGIO IN PREFETTURA DELL’8 AGOSTO: DOCUMENTO

Simonetti, Gentiletti e Pasculli

I prescelti e la doppia mozione d’ordine

I tre nomi sono usciti dal sorteggio dell’8 agosto in prefettura alla presenza di Simonetta Mignozzetti, Alessandro Chindemi e Cataldo Renato Bernocco. L’unica a rinunciare dei primi tre è stata Anna Maria Bernacchia: il suo passo indietro ha consentito alla Pezzetti di unirsi al 1° e 2° estratto. Ad essere sostituiti – erano attivi dal 2016 – sono Fabio Castellani, Carlo Berretti e Lidia Beatrice Nadia Anastasi. Non è mancata un po’ di classica bagarre: a farla scattare una doppia mozione d’ordine – Alessandro Gentiletti di Senso Civico e Valentina Pococacio del M5S – per la legittimità del consiglio: 32 elementi e non 33 a causa dell’assenza del neo esponente pentastellato. Minoranze concordi nel dichiarare il non voto ed uscire, la maggioranza fa da sé e approva con 18 voti a favore. Non solo.

La documentazione che non c’è

L’opposizione ha lamentato anche la mancata presentazione di documenti – «avevamo preso l’impegno in III° commissione consiliare e invece niente», ha segnalato Federico Pasculli del M5S – riguardante i tre revisori: focus sull’incompatibilità e tutto il materiale necessario. La dirigente Stefania Finocchio ha specificato che, in sostanza, c’è l’autocertificazione e questo basta. «Un passaggio obbligatorio – ha sottolineato l’assessore al bilancio Orlando Masselli – per il funzionamento dell’ente altrimenti c’è paralisi amministrativa. Si è proceduto secondo i termini di legge con proroga fino all’ultimo giorno del vecchio collegio». Compenso base annuale di 27 mila 615 per il presidente e 18 mila 410 per i componenti:è l’importo minimo per fascia demografica.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli