Confartigianato Terni: «Stop teatrini politici»

Dissesto finanziario e preoccupazione, l’associazione: «Sono inutili e non contribuiscono a risolvere problemi»

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Meno due e il consiglio comunale, salvo sorprese, approverà il dissesto finanziario del Comune di Terni. Negli ultimi giorni sono stati diversi gli enti che hanno voluto esprimere la propria preoccupazione per il futuro a stretto giro della città e martedì si aggiunge anche Confartigianato Terni: «Basta inutili teatrini politici, non contribuiscono a trovare soluzioni».

L’allarme «L’Associazione, che rappresenta oltre 2500 aziende nella provincia di Terni, raccoglie – si legge nella nota Confartigianato – le preoccupazioni degli imprenditori associati e lancia un forte grido di allarme sulle ripercussioni che la crisi, che sta vivendo il Comune di Terni, potrà avere sul tessuto economico cittadino. In un momento particolare in cui ingenti risorse economiche potranno essere riversate sul nostro territorio (ci riferiamo all’Area di crisi complessa, al bando per la riqualificazione delle periferie, ai fondi strutturali 2014/2020, ai progetti infrastrutturali già avviati, etc…), contribuendo ad irrobustire una ripresina che muove ora i primi passi, è indispensabile l’impegno di tutti gli attori sociali, dal livello istituzionale (regionale-provinciale e locale), alla ‘politica’, alle organizzazioni di rappresentanza datoriali e sindacali, alla collettività nel suo insieme, ciascuno nel proprio ruolo, con assunzione di responsabilità diretta a governare i processi, senza scadere nella demagogia o in inutili polemiche ‘politiche’.

Confusione e disorientamento Confartigianato conclude sottolineando che «gli imprenditori non sono più disponibili a continuare ad assistere ad inutili teatrini ‘politici’ che non contribuiscono, di certo, alla soluzione delle problematiche, ma alimentano solamente confusione e disorientamento nei confronti di coloro che, nonostante tutto, contribuiscono ogni giorno a creare occupazione e valore aggiunto nella nostra città».

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