Confindustria Umbria, è il giorno di Alunni

Terni, il presidente e amministratore delegato di Fucine Umbre viene eletto alla guida degli industriali della regione dopo il quadriennio di Ernesto Cesaretti

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Il ministro Giuliano Poletti

Ci saranno il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti; il presidente di Aspen Institute Italia, Giulio Tremonti; il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, nel pomeriggio di martedì al teatro Lyrick di Assisi, all’assemblea annuale di Confindustria Umbria che eleggerà il presidente e il vice presidente regionale per il biennio 2017-2019.

Cambio al vertice Il candidato alla presidenza è Antonio Alunni, amministratore unico di Fucine Umbre di Terni, designato nel luglio scorso dal Consiglio generale di Confindustria Umbria, l’organo d’indirizzo dell’associazione regionale degli industriali. Il vice presidente designato è Luca Tacconi, del Gruppo Tacconi di Assisi.

Alunni Il nuovo presidente di Confindustria Umbria è nato a Terni 46 anni fa. Dopo la laurea in Economia e commercio, nel 1996 ha iniziato a lavorare in Fucine Umbre, prima come responsabile amministrativo e finanziario e successivamente, nel 1998, come responsabile della produzione. Nel 2000 è stato nominato amministratore delegato e nel 2001 ha assunto la presidenza della società, carica tuttora ricoperta unitamente a quella di amministratore unico. E’ presidente del Polo aerospaziale dell’Umbria, vice presidente della Federazione aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza (Aiad), membro del consiglio generale di Confindustria nazionale, consigliere presso la Banca d’Italia di Perugia, membro del Comitato di indirizzo della Fondazione Carit.

Ernesto Cesaretti

Cesaretti Antonio Alunni prenderà il posto del 75enne Ernesto Cesaretti, che conclude il doppio mandato alla guida dell’associazione degli industriali dell’Umbria: venne infatti eletto la prima volta nel 2013, nell’assemblea che aveva formalizzato la nascita di un’unica Confindustria regionale ed era stato gli era poi stato chiesto di rimanere al vertice – lo statuto di Confindustria prevede questa possibilità, per una volta – nel 2015.

Nel pomeriggio il servizio completo

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