Congressi PD, a Terni Pardini svela le carte

Il cardiochirurgo lunedì presenta il programma con il quale punterà alla segreteria del partito. I suoi sostenitori: «Una candidatura che va oltre»

Condividi questo articolo su

‘Pardini per Terni’. Sarà questo il claim della campagna congressuale con la quale il professor Alessandro Pardini darà la scalata – per ora – al Partito Democratico ternano. E la presentazione del programma – prevista per lunedì prossimo alle 16, nella sede di via Mazzini – sarà già un primo ed interessante segnale a chi guarda a questo importante appuntamento come ad un primo passaggio in vista di scadenze future.

«Candidatura che va oltre» Quella di Pardini, dicono gli scritti al PD che appoggiano il cardiochirurgo, «è una scelta coraggiosa e che va decisamente ‘oltre’ i confini del partito. Ma che, intanto, imporrà una riflessione ed un’analisi fatta dall’interno. Perché è chiaro che per dare un futuro della città di Terni si dovrà, intanto, tornare a parlare di politica vera nelle sedi di partito ed in quella del maggiore partito locale prima che altrove».

La città Perché – già il titolo del programma lo rivela – il professor Pardini e i suoi sostenitori guardano già avanti. Molto avanti. Anche se il profilo resta basso: «La prima tappa è rappresentata dall’elezione alla segreteria e, nel caso ciò avvenga, la seconda dovrà essere quella del ricompattamento dell’intero PD ternano intorno al segretario e ad un programma serio, finalizzato anche all’apertura del partito verso quella che una volta si chiamava la ‘società civile’, ma anche a quelle componenti della vita politica cittadina che non trovano referenti credibili verso i quali guardare». Fatto questo, magari, si potrà puntare a palazzo Spada.

Gli altri L’ufficializzazione della ‘discesa in campo’ del medico, comunque, non potrà che accelerare i movimenti che dentro il PD sono in corso da tempo e sono finalizzati a far emergere le candidature alternative. Per giovedì sera, per esempio, è in programma una riunione della componente ‘dem’ che fa riferimento al ministro Orlando; ma altri gruppi interni sono al lavoro – Antonello Fiorucci sta raccogliendo le firme per potersi presentare, mentre un’altra componente vorrebbe puntare su Emilio Giacchetti – e, insomma, di carne al fuoco ce n’è parecchia.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli