Congresso Prc, Flamini confermato segretario

«Tutte le crisi aziendali in atto ci dicono che in Umbria è il lavoro la priorità. Lavoriamo per una sinistra antiliberista, popolare e radicale»

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Enrico Flamini è stato rieletto, all’unanimità, alla guida del Partito della Rifondazione comunista dell’Umbria. L’elezione è avvenuta domenica, al termine del congresso regionale. 

Flamini Il segretario, nella prima dichiarazione dopo la rielezione: «Voglio innanzitutto ringraziare le compagne e i compagni per la fiducia che mi è stata accordata. Voglio inoltre ringraziare gli ospiti intervenuti al nostro congresso, le forze politiche, Sinistra Italiana, Mdp, Possibile, PCI, le forze sindacali e associative, Cgil, Usb, Unione Inquilini e Anpi. Un ringraziamento particolare lo voglio rivolgere a Luca Turcheria, RSU Perugina, che ha portato al centro della nostra discussione congressuale la questione del lavoro proprio a partire dalla Perugina. Del resto tutti i dati su disoccupazione ed allargamento delle povertà, tutte le crisi aziendali in atto ci dicono che nella nostra regione è proprio il lavoro la priorità. Il nostro giudizio sul governo regionale resta negativo. Per questo continuiamo a proporre di aprire una vertenza Umbria, per questo continuiamo a proporre un Piano del lavoro regionale».

L’appello Flamini ha poi lanciato un nuovo appello: «Per costruire un polo della sinistra antiliberista anche nella nostra regione serve un confronto vero sui contenuti e sui criteri di individuazione degli interpreti, l’unica strada per fuoriuscire dal tatticismo e dall’altra faccia del politicismo. Ci impegneremo a moltiplicare appuntamenti in maniera capillare in tutto il territorio regionale, così da connettere le molteplici e multiformi lotte che attraversano e caratterizzano anche le nostre città».

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