«Consiglio comunale che ci stai a fare?»

Il CoSec di Terni: «I fornitori del servizio mense scolastiche chiedono l’attestazione di quanto svolto. I consiglieri vigilino per contestare le irregolarità certificate»

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Del Comitato Servizi educativi comunali di Terni

Il R.T.I. C.N.S.-All Foods, attuale gestore del servizio di refezione scolastica, ha presentato in questi giorni all’ufficio competente la richiesta di attestazione circa il servizio svolto.

Una notizia che non ci coglie di sorpresa, in quanto come riportato all’interno dello stesso capitolato d’appalto, tutt’ora vigente a seguito di proroga, all’art.3 si dichiara che: “Al termine dell’appalto si procederà da parte della Direzione Diritto allo Studio-Sistema Formativo Integrato del Comune di Terni all’emissione del certificato di regolare esecuzione, che dovrà essere sottoposto a Delibera e/o apposito atto dell’Amministrazione Comunale che disporrà quindi del pagamento del saldo e lo svincolo della cauzione”.

Il Comune di Terni infatti è ad oggi beneficiario di una cauzione pari a 137.830,95 euro da parte del gestore,quale garanzia degli obblighi contrattuali inerenti all’appalto relativo al servizio di mensa a gestione indiretta.

Quindi una corretta applicazione di tali termini, imporrebbe che la relativa Dirigente di Dipartimento elaborasse una relazione scritta di valutazione, circa la gestione di otto anni di servizio e che la stessa venisse a seguito sottoposta all’approvazione del Consiglio Comunale, come del resto avvenuto per le varie procedure di indizione del nuovo bando.

Naturalmente ci aspettiamo non solo che venga rispettato tale iter, ma che all’interno della stessa relazione, si attestino le varie irregolarità certificate nelle relative ispezioni avvenute nel corso degli anni, di cui lo stesso Consiglio Comunale ha potuto prendere atto attraverso apposita relazione prodotta dalla 4°Commissione e presentata nella seduta del 30-1-2017; sancendo di fatto la decurtazione di parte delle stesse cauzioni.

Naturalmente, il fatto che sia giunta tale istanza, determina di fatto l’invio della richiesta di pubblicazione presso gli organismi competenti del nuovo bando sul servizio di refezione scolastica.

Viene logico chiedersi se l’amministrazione sia consapevole della gravità di quanto sta compiendo, in quanto all’interno dello stesso bando, non sono a tutt’ora presenti elementi approvati da apposite Delibere, imprescindibili per la pubblicazione dello stesso e che non potranno certo essere inseriti in una fase successiva.

Stiamo parlando della tanto agognata rimodulazione delle fasce Isee, con gli aumenti tariffari dell’a.s. 2016/17 che continuano a pesare sulle tasche dei genitori, ma anche dell’istituzione del “Comitato Mensa Cittadino”, al fine di avere un controllo puntuale sulla gestione delle cucine e non ultimo, della nuova Carta dei servizi ed educazione alimentare che manca totalmente; tutti principi che erano stati sanciti all’interno della D.C.C. N.195 del 31-5-2016.

Viene logico chiedersi, di fronte alle ripetute prevaricazioni sul tema da parte della Giunta e degli organismi Dirigenziali, quale sia la funzione di utilità ad oggi del Consiglio Comunale e dei suoi stessi componenti, se ad oggi i contenuti delle Delibere sancite dallo stesso, non vengono lontanamente rispettate.

Non potendo a tal punto fare ulteriore affidamento sui sacrosanti principi di trasparenza e corretta vigilanza, che dovrebbero essere alla base del nuovo affidamento del servizio, chiederemo che l’utenza sia tutelata attraverso l’applicazione delle positive indicazioni espresse dal M.I.U.R., circa il dovere della pubblica amministrazione a garantire la possibilità della scelta del pasto da casa per tutta l’utenza.

Tale elemento, naturalmente, dovrà essere obbligatoriamente inserito all’interno del nuovo bando, al fine di assicurare una piena consapevolezza da parte delle ditte che dovessero presentare domanda e quindi evitare la recrimina di un successivo danno economico subito.

In ultimo ricordiamo che proprio sull’affidamento di tale servizio, ci sono a tutt’ora delle indagini in corso: non vorremmo che l’amministrazione si fosse dimenticata anche di questo.

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