«L’esperimento politico che si è formato in Umbria (l’asse Pd-M5s, ndR), importante e in cui credo, è stato organizzato in poco tempo e non può essere un test per il governo: basti pensare che la popolazione qui è pari a quella della provincia di Lecce. Sono comunque vicinissimo alla popolazione umbra che ha sofferto molto, tant’è che stiamo lavorando ad un decreto terremoto e sto cercando di far confluire in un ulteriore provvedimento normativo, ciò che serve per accelerare l’attività di ricostruzione». A chi gli faceva notare che a Perugia ha incontrato il candidato di M5s-Pd Vincenzo Bianconi: «Questa visita è a metà fra l’istituzionale e lo svago, il divertimento: avete visto quanta cioccolata ho mangiato…». ‘Piccato’ invece sul senso elettorale della presenza in Umbria: «Io non ho fatto alcun comizio, non diciamo stupidaggini».
Eurochocolate, un’occasione
Giuseppe Conte si smarca dalle elezioni regionali umbre nel commentare il senso della sua presenza – anche elettorale, pur formalmente ineccepibile – sabato pomeriggio a Perugia. Chi si aspettava un endorsement pubblico per Bianconi, pertanto, è rimasto un po’ deluso. Ma forse non poteva andare altrimenti, considerato il ruolo. Conte, senza cravatta a simboleggiare l’informalità della visita, ha dapprima salutato il sindaco Romizi, i vertici delle forze dell’ordine e il prefetto di Perugia. Poi la stretta di mano con il patron di Eurochocolate, Eugenio Guarducci. Infine la ‘festa’, con la passeggiata in corso Vannucci, tanta cioccolata, strette di mano e selfie e anche un passaggio allo stand dove il premier si è ‘inventato’ maestro cioccolatiere.