Contestato rimpasto di giunta a Terni

Latini revoca Cecconi, dimissioni Bertocco: entrano Masselli, Francescangeli e Ceccotti. Quattro consiglieri alzano la voce: Leonelli via dalla Lega. Guido Nevi (FI) attacca

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Sonia Bertocco (FI) e Marco Celestino Cecconi (FdI) fuori dalla giunta, al loro posto in entrano i leghisti Cristiano Ceccotti (al sociale) e Sara Francescangeli (personale), più Orlando Masselli di FdI al bilancio (in lizza c’era anche Leonardo Bordoni, sempre del Carroccio). È arrivato l’atteso rimpasto – prima tranche, in attesa delle elezioni regionali di fine ottobre – al Comune di Terni, definito sabato mattina dal sindaco Leonardo Latini e ufficializzato nel primo pomeriggio. Una ‘scossa’ che rafforza dunque il partito di Salvini, ma anche quello della Meloni, a discapito di Forza Italia (a Stefano Fatale va lo sviluppo economico, altra novità). Giocoforza ci saranno novità anche per le commissioni consiliari: Francescangeli e Masselli erano attualmente presidenti della I° e II°. Ma mentre parte delle opposizioni plaudono alla scelta, c’è chi alza la voce, all’interno della stessa maggioranza: Emanuele Fiorini, Paola Pincardini (Gruppo Misto), Anna Maria Leonelli (ormai ex Lega, ha già inviato la lettera di dimissioni dal partito) e Michele Rossi (Terni Civica) hanno organizzato alle 18,30 davanti palazzo Spada«una mobilitazione contro le decisioni del sindaco». Sabato bollente a livello politico. E Guido Nevi, vice coordinatore provinciale, ci va giù duro.

LE SCUSE DEL SINDACO PER IL ‘BISCOTTINO’ IN CONSIGLIO COMUNALE: MIRINO SU CECCONI

Sara Francescangeli, da presidente della I° commissione ad assessore al personale

Bertocco si dimette

La prima a prendere posizione ufficialmente è proprio la forzista Bertocco, che in un lungo post su Facebook spiega di aver inviato comunicazione al sindaco delle sue «dimissioni irrevocabili». «Per motivi del tutto personali – questa la sua spiegazione rispetto all’uscita di scena – considero conclusa la mia esperienza come amministratore comunale. Ringrazio il sindaco di Terni e il mio partito, Forza Italia, di avermi dato l’opportunità di una esperienza straordinaria, quella di contribuire al rilancio amministrativo del Comune di Terni, ente che proviene da vicende molto travagliate che lo hanno indebolito sia sul versante economico che su quello organizzativo. L’anno di amministrazione è stato molto intenso, faticosissimo, ma ricco anche di risultati. Per quello che mi riguarda sono molto soddisfatta del lavoro per la riorganizzazione del personale, con il nuovo modello organizzativo. Ora il Comune è tornato in grado di assicurare i servizi e di recuperare produttività. Sarà a brevissimo nelle condizioni di assumere quel personale giovane e motivato che serve a sopperire alle emorragie degli ultimi anni. Abbiamo siglato ottimi accordi che rimettono al centro la premialita e gli incentivi per chi lavora, per chi assicura servizi rilevanti per la cittadinanza. Ritengo sopratutto di aver portato all’interno dell’ente quell’approccio manageriale e pragmatico che serve ad ogni buona struttura lavorativa. Ringrazio i tanti dipendenti comunali che hanno dato la disponibilità al cambiamento, ringrazio le organizzazioni sindacali per il confronto serrato ma sempre costruittivo e teso all’Interesse del Comune e della città. La mia passione politica non si conclude con quella amministrativa. Continuerò a dare il mio apporto in Forza Italia – conclude Bertocco -, in particolare per i progetti che riguardano Terni, nella convinzione che il Paese, la nostra città abbiano bisogno anche di una forza politica che rappresenti il mondo delle imprese, dell’associazionismo di categoria, tutte le attività produttive e tutti i cittadini che credono in una comunità libera, produttiva e sicura».

CECCONI E IL TRASPORTO DISABILI: MESI DI SCONTRI

Orlando Masselli, da presidente della II° commissione ad assessore al bilancio

La nuova giunta e le deleghe, sviluppo economico a Fatale

Il sindaco ha confermato tutti i restanti assessori con la redistribuzioni di alcune deleghe. Il vicesindaco resta Andrea Giuli (cultura, turismo e marketing territoriale, istituto briccialdi, eventi, iniziative natalizie, città di san valentino, creatività, identità cittadina, rapporti con i cittadini/urp, informazione e comunicazione), poi a seguire Valeria Alessandrini (scuola e servizi educativi, università, ricerca e formazione, diritto allo studio, cooperazione internazionale, gemellaggi), Benedetta Salvati (ambiente, igiene pubblica, verde pubblico, tutela del territorio e del paesaggio, efficientamento energetico, rifiuti, mobilità, viabilità, trasporti), Elena Proietti (sport politiche per i giovani, pari opportunità, decentramento, benessere degli animali, politiche europee), Stefano Fatale ( sviluppo economico, commercio, artigianato, agricoltura, terziario, rapporti con ordini professionali, fiere, protezione civile), Enrico Melasecche (lavori pubblici, arredo e decoro urbano, servizi cimiteriali, smart city, agenda urbana, coordinamento attività amministrativa, suape, urbanistica, edilizia privata, peep, paip, pianificazione strategica, area vasta), Cristiano Ceccotti (welfare, servizi sociali e solidarietà, volontariato, politiche abitative, edilizia residenziale pubblica; politiche per gli anziani, per la famiglia, per la disabilità, per l’immigrazione e l’integrazione; politiche sociali per i quartieri e le periferie urbane; borghi e antiche municipalita’; rapporti con il consiglio comunale), Sara Francescangeli (risorse umane e organizzazione, semplificazione amministrativa, innovazione pa, ict, digitalizzazione, piano strategico, sicurezza – polizia Locale) e Orlando Masselli (bilancio e finanza, patrimonio, fondi e finanziamenti, affari generali, trasparenza, servizi al cittadino, servizi demografici, servizi statistici). Nelle mani di Latini restano le partecipate, la sanità, i rapporti con le multinazionali, fondazione Carit ed altri enti di sussidiarietà.

25 MARZO, IL SINDACO ‘TAGLIA’ DOMINICI: MASSELLI PRENDE LA DELEGA CINQUE MESI DOPO

Sonia Bertocco con il sindaco Leonardo Latini

Si esprime il sindaco. Le regionali in arrivo

Il 45enne avvocato spiega di aver operato le modifiche «per migliorare nel complesso la nostra azione politico amministrativa. Intendo ringraziare gli assessori Bertocco e Cecconi per la loro attività all’interno della nostra giunta, per tutto il lavoro svolto in questo anno di amministrazione della città. Allo stesso tempo auguro buon lavoro ai nuovi assessori nominati oggi, certo che anche il loro impegno per Terni sarà ai massimi livelli, così come richiede la situazione nella quale ci troviamo». A stretto giro il primo cittadino con ogni probabilità sarà costretto a correggere ancora la composizione della giunta: il 27 ottobre si vota per le regionali e in orbita Lega ci sono le potenziali candidature di Melasecche ed Alessandrini. Vedremo. 

IL 27 OTTOBRE SI VOTA PER LE REGIONALI

Anna Maria Leonelli

Leonelli spiega le sue motivazioni

«Ho comunicato questa mattina (sabato mattina, ndr) all’ufficio di presidenza del consiglio la decisione di lasciare la Lega, d’ora in poi farò parte del gruppo misto – spiega la stessa Leonelli contattata da UmbriaOn -. Sono emerse incompatibilità caratteriali per le quali non mi è più possibile fare parte del gruppo della Lega. Continuerà il mio impegno civile e continuerò sicuramente a supportare la maggioranza qualora verranno proposti atti degni di questa città. La decisione di dimettermi dal partito è stata presa prima che venissi edotta del rimpasto, io come altri consiglieri. Molti di noi non sono stati infatti resi partecipi delle decisioni rispetto ai nomi, come invece sarebbe stato logico». La Lega perde dunque un altro pezzo, dopo quelli di Fiorini e Pincardini, anche loro passati al gruppo misto (in cui milita anche Valeria D’Acunzo, era invece entrato nel partito di Salvini l’ex forzista Brizi), scendendo così ad 11 consiglieri. I numeri della maggioranza, dunque, sono sempre più risicati. Al posto dei tre consiglieri ‘promossi’ assessori dovrebbero intanto entrare Federica Apollonio e Federico Cini per la Lega e Rita Pepegna per Fratelli d’Italia.

LE PAROLE DI FIORINI, LEONELLI E ROSSI. FORZA ITALIA: «SCELTA UNILATERALE, NON VA»

Valdimiro Orsini con il sindaco

L’ironia e la soddisfazione dell’opposizione

Subito scatenati Valdimiro Orsini (Pd) e Alessandro Gentiletti (Senso Civico) dopo il rimpasto: «Fatale fu il gioco del biscottino che, invece di togliere la sinistra di torno, ha tolto di torno qualcun altro», il commento social dell’esponente Dem in riferimento alla vicenda che ha coinvolto Cecconi e Devid Maggiora (tirato in ballo proprio dall’ex assessore) della Lega. Per l’ex candidato a sindac invece è «positiva la decisione del sindaco sulle politiche sociali. Mi sembra delinii finalmente la nuova strategia che la città, a più voci ed in modo corale, richiedeva da tempo. C’è molto da lavorare e tanto da recuperare. Vedremo se l’amministrazione finalmente ci riuscirà. Noi, dai banchi della minoranza, continueremo a fare il nostro dovere:  senza sconti, in modo incisivo, trasparente e leale. Le sfide da affrontare sono tante, così come i problemi a cui dare voce e risposte: non lasceremo indietro nessuno». Anche il M5S apprezza l’allontanamento di Cecconi: «Leggiamo che in queste ore non è più al timone delle politiche sociali del comune di Terni, ora auspichiamo che chi prenderà il suo posto cambi decisamente rotta e riparta dalla capacità di confronto reale con i titolari dei diritti.
Decine di atti, interrogazioni, accessi agli atti hanno contraddistinto l’azione di controllo e verifica del M5S  nei confronti delle politiche sociali del comune di Terni. Una spina nel fianco della giunta in un percorso dove a tratti si sono verificate convergenze  con le altre opposizioni nell’interesse dei cittadini, ma soprattutto si è cercato di dare voce al disagio di tanti cittadini che ci hanno chiesto aiuto.  Non sono mancati momenti di confronto aspro in particolar modo sulla questione dei trasporti delle persone con disabilità e riguardo il bando dei centri sociali per anziani. Recentemente il gruppo consiliare del M5S aveva chiesto al sindaco di ritirare le deleghe all’assessore Cecconi, leggiamo che questo è avvenuto e ne prendiamo atto. Di errori ne sono stati fatti tanti ma troviamo ingeneroso gettare la croce su una singola persona perché spesso atti e delibere fallimentari sono state  avallate dagli uffici competenti proprio come avveniva in passato con il beneplacito della maggioranza. Auguriamo – concludono i pentaslettati – buon lavoro a chi dovrà occuparsi di questo settore facendo presente che continueranno a vigilare e lavorare per il bene della città e delle sue fasce più deboli».

L’attacco di Guido Nevi a Latini

FI: giovani e Guido Nevi. «Rapporti si irrigidiscono»

Come detto FI perde un tassello in giunta. Il gruppo giovani degli azzurri si dice molto triste «per la conclusione anticipata dell’esperienza dell’assessore Sonia Bertocco all’interno della giunta comunale di Terni. Si è sempre contraddistinta per la sua professionalità, preparazione e determinazione con cui a svolto il suo ruolo, mettendosi al servizio di Terni e dei ternani, e raggiungendo in un solo anno grandissimi risultati: vogliamo ringraziarla per il suo prezioso lavoro, culminato con l’efficientamento della macchina comunale attraverso un nuovo modello organizzativo che permetterà all’ente di affrontare in modo più efficace e più efficiente tutte le sfide che si presenteranno in futuro», le parole del coordinatore provinciale Daniele Marcelli. Poco dopo tocca al vice coordinatore provinciale del partito entrare in tackle: «Bene… lu ‘poro Lallo’ risolve i problemi degli appetiti poltronari interni alla Lega (tutti ex qualcosa) sacrificando – capovolge un po’ la storia considerando le dimissioni della Bertocco – la migliore assessore donna che ha risolto non pochi problemi organizzativi della macchina comunale. Bene, i galantuomini sanno incassare i colpi perché in fondo, quel che conta è il progetto, l’unica cosa a cui vale la pena essere fedeli e formulo i migliori auguri di buon proseguimento. Noi di FI non ci mettiamo a scalpitare per le poltrone, perchè pensiamo che val più un’idea che una ‘pecetta’ sul bavero, ci pieghiamo alla impietosa logica dei numeri, consapevoli che la storia è una ruota che gira. Come vice coordinatore provinciale di FI, esprimo tutto il mio rammarico, riservandomi la valutazione politica insieme a tutta la squadra, non nascondendo un disappunto che irrigidisce, gioco forza, i rapporti su tutto il territorio. Non solo noi ma anche il tempo è galantuomo».

Barbara Saltamartini

Terni Civica: «Ancora fuori, Latini nelle mani dei partiti»

«Siamo costretti a prendere atto – la nota a firma Michele Rossi, Giovanni Ceccotti e Lorenzo Bartolucci – come ancora una volta la nostra civica, che ha attivamente contribuito alla vittoria di questa coalizione e all’elezione di questo sindaco, venga tenuta fuori dall’esecutivo. Un rimpasto di giunta che vede un sindaco Latini ormai nelle mani dei partiti, pressato dall’imminenza delle elezioni regionali e nazionali. Una scelta questa maturata nel segreto degli incontri a porte chiuse, senza alcun coinvolgimento e di cui siamo venuti a conoscenza solo sabato mattina; per dovere di cronaca l’unico spazio che ci veniva riservato era una presidenza di commissione, ben lontano dall’essere rappresentati in giunta e per questo abbiamo rifiutato la proposta, non rappresentando un adeguato riconoscimento al contributo nel governo della citta. L’impegno profuso in questi mesi dalla nostra lista civica viene nuovamente svilito ed umiliato. Troppe volte abbiamo già mediato le nostre posizioni in un giusto rapporto di coalizione, per questo da domenicaci sentiremo liberi di sostenere, anche in modo intransigente, solo le scelte che riterremo valide per la città. Abbiamo sempre rivendicato, perché lo riteniamo giusto, un ruolo nell’esecutivo. Per contribuire concretamente alla realizzazione di quel progetto per la città in cui crediamo e del quale anche noi siamo autori. Questa nuova esclusione è per noi intollerabile e diventa fonte di delusione e sfiducia. L’esclusione del civismo da questa giunta non e solo una nostra sconfitta politica, ma rappresenta una sconfitta per Ia citta e le sue forze vive ad opera dei partiti sempre piii chiusi in se stessi. Dispiace per i tanti cittadini che sostenendoci hanno creduto che in nuova partitocrazia volesse veramente aprirsi alla città e alle sue forze piu libere, meritevoli e capaci. Con questo rimpasto riscontriamo il rischio di avere un sindaco non più rappresentativo di tutti i cittadini ma di una partitocrazia che intende imporsi con arroganza sulla citta. A questo punto il nostro consigliere eletto si sentirà libero di essere ancor più vigile e critico nei confronti di qualsiasi iniziativa amministrativa, ormai libero dal vincolo di mandato che altri hanno tradito, giudicando di volta in volta quanto verrà proposto, nel solo ed esclusivo interesse della citta. Nel merito del rimpasto ci duole affermare che questo sembra premiare piu i continui ‘sgomitate’ interne che non reali competenze ed esigenze amministrative. A caldo ci sentiamo traditi da logiche ed interessi di partito che sembrano imbrigliare e condizionare del primo cittadino. Scoraggiati umanamente e politicamente, ci sentiamo però ancora forti della nostra visione di città, delle nostre competenze e di un impegno e di una passione che non verrà mai meno nel ruolo che gli elettori ci hanno dato».

Il senatore Grimani: «Regna la confusione»

«Il cambio di deleghe – il commento dell’esponente Pd – da parte del sindaco Latini, denota che a Terni la confusione regna sovrana. Sono passati 14 mesi dall’iinsediamento della giunta e fino ad ora è prevalso il continuo ricambio di assessori e deleghe piuttosto che il lavoro continuo e serio che la città meriterebbe. Un’amministrazione, quella ternana, che vive perennemente alla ricerca di equilibri imposti da una Lega onnivora e in perenne campagna elettorale. Governare la città dovrebbe essere la priorità, piuttosto che pensare all’incastro delle caselle in vista delle elezioni regionali. La città non può sopportare questo balletto continuo».

Francesco Filipponi

Il capogruppo del Pd: «Maggioranza ostaggio dei partiti»

«Quanto accaduto sabato – le parole di Francesco Filipponi – in seno all’amministrazione dimostra la fondatezza di quanto sosteniamo da tempo, ovvero la fragilità di una maggioranza sempre più ostaggio dei partiti e dei tutor e sempre meno in grado di avere i numeri sufficienti per proseguire. Prendiamo atto che quanto sostenevamo rispetto ad un welfare cittadino allo sbando ha colto nel segno. Un rimpasto di tale portata dopo nemmeno 13 mesi di consiliatura rappresenta un precedente per la nostra città. Continueremo come forza di minoranza insieme agli altri consiglieri di opposizione a dire la nostra, ma soprattutto a portare le nostre istanze consapevoli che la giornata odierna ha dimostrato ancora una volta la veridicità delle nostre posizioni».

D’Acunzo, Sgarbi, Pincardini

«Finita la fiducia, nessuno sconto»

E fra la schiera degli scontenti ci sono anche le consigliere comunale del gruppo misto – Terni Libera, Paola Pincardini (ex Lega) e Valera D’Acunzo (ex FI). Entrambe stigmatizzano «la mancanza di condivisione della scelta di rimpasto di giunta. Con rammarico – affermano – evidenziamo che per l’ennesima volta tutti i componenti del gruppo misto sono stati esclusi dal sindaco anche solo dalla semplice comunicazione di una importante scelta politica che riguarda la maggioranza di cui, è bene ricordare, per volontà elettorale, fanno parte. Nell’interesse della collettività che ci ha dato la sua fiducia e con atteggiamento sempre propositivo da parte nostra, non è stata mai rivendicata nessuna ‘poltrona’ né tanto meno c’è volontà di giudicare le scelte del sindaco. Sarà la città a farlo. Avremmo apprezzato certamente ricevere notizia del rimpasto di giunta per voce del primo cittadino e non a mezzo stampa. A questo punto, come già anticipato telefonicamente al sindaco, ci troviamo costrette a rivedere le nostre posizioni. Da parte nostra – concludono Pincardini e D’Acunzo – non c’è più fiducia. Continueremo a lavorare in maggioranza, come da volere di chi ci ha elette; vaglieremo di volta in volta ogni singolo atto, ma il sindaco e la ‘sua’ giunta si preparino al fatto che non verranno fatti sconti».

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