Conti Comune Terni: «Rivedere il bilancio»

La giunta conferma le anticipazioni di umbriaOn, il conto economico del 2015 deve essere corretto: «Crediti di dubbia esigibilità nella parte accantonamenti»

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La composizione approvata nel maggio 2016

«La composizione del risultato di amministrazione riportava la quota annuale del fondo crediti dubbia esigibilità nella parte accantonamenti anziché fondo complessivo. Il disavanzo finale riportava un valore non conforme, senza tuttavia incidere sulla corretta determinazione del disavanzo complessivo». Con necessità di riapprovazione del piano di rientro generato nel 2015. Questa, in estrema sintesi, la motivazione che ha portato la giunta del Comune di Terni a rettificare parzialmente e chiedere l’ok del consiglio comunale – come umbriaOn aveva scritto – in merito all’approvazione della composizione dei fondi accantonati nel rendiconto 2015.

CAMBIA LA COMPOSIZIONE DEL RISULTATO AL 31 DICEMBRE 2015

Il risultato con la correzione

Risultato complessivo inalterato La giunta – sempre nella conclusione, nello spiegare la necessità di rettificare in autotela la composizione del risultato finanziario – specifica che il risultato di amministrazione al 31 dicembre resta comunque invariato, per un valore di 49 milioni 746 mila e 160 euro. Serve invece riapprovare il piano di rientro del disavanzo per 300 mila euro nel 2016, 498 mila e 434 per il 2017 e 1 milione 572 mila e 507 euro per il 2018. Insomma, il consiglio deve ridare l’ok al bilancio consuntivo a oltre un anno e mezzo – era il 15 maggio 2016 – dalla delibera d’approvazione.

LA CORTE DEI CONTI ‘BACCHETTA’ IL COMUNE

La Corte dei Conti Tutto nasce da una segnalazione della sezione di controllo della Corte dei Conti Umbria: «Nella verifica del rendiconto del Comune – si legge nella delibera di giunta – ha rilevato che nella relazione-questionario rettificato dai revisori dei conti in data 30 ottobre 2017 sono emersi dati non coincidenti con quelli presentati nei dati ufficiali di bilancio dell’ente nella composizione del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2015. Le determinazioni conseguenziali ai rilievi della Corte dei Conti sono state valutate anche nell’ambito delle attività connesse all’aggiornamento del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale».

‘FONDO DI ROTAZIONE’, IL DOCUMENTO E LE CONSEGUENZE

L’abbaglio e il piano di riequilibrio Ma cosa ha fatto scattare il bisogno di nuova approvazione e voto: «Il risultato d’amministrazione – sottolinea la giunta – del rendiconto 2015, per mero errore, riporta con riferimento al fondo crediti di dubbia esigibilità nella parte accantonamenti gli importi annuali anziché quelli complessivi». Tutt’altro che una banalità, insomma. E il Comune deve rettificare per l’esigenza di «di tutelare I’interesse pubblico alla correttezza anche formale delle evidenze contabili e ciò senza alcun onere aggiuntivo per l’amministrazione comunale. Sussiste altresì un interesse pubblico attuale e concreto alla corretta rappresentazione dei dati contabili relativi ad esercizi precedenti i cui dati siano rilevanti nell’ambito del procedimento di aggiornamento del piano di riequilibrio finanziario pluriennale in corso di approvazione».

DIVISIONI NEL PD

Il disavanzo Ecco dunque la delibera per la nuova approvazione del rendiconto al 31 dicembre 2015 e il ripiano negli esercizi successivi del maggior disavanzo di amministrazione «pari a 2 milioni 370 mila 942.43 euro comprensivo della quota di 1 milione 830 mila 470.56 euro del disavanzo da riaccertamento straordinario che doveva essere recuperata nell’anno 2015». Parola al consiglio.

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