Contributi in ritardo, protestano le imprese

Programma di sviluppo rurale 2014-2020: si attendono ancora i soldi del 2015. L’assessore regionale Cecchini: «Rapporto con Agea insoddisfacente»

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Ci sono gravi ritardi nei pagamenti dei contributi alle imprese agricole nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-2020. La colpa sarebbe di Agea, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura.

La sede di Agea a Roma

L’indagine della Commissione UE Per questo motivo le organizzazioni agricole e la Regione Umbria chiederanno un incontro per recuperare il tempo perduto. Intanto, anche la Commissione Europea ha avviato un processo di attento monitoraggio sul Agea proprio per favorire l’accelerazione delle procedure e dei pagamenti. Le situazioni più pesanti – fanno sapere dalla Regione – sono quelle che riguardano l’agroambiente (dove c’è un 30 per cento non pagato) e benessere animale e biologico (dove manca ancora il 40 per cento degli aiuti).

Ritardi non tollerabili «Questi ritardi non sono più tollerabili – dice l’assessore Fernanda Cecchini – il rapporto con Agea rimane molto insoddisfacente e per questo torneremo non solo a manifestare tutto il nostro disagio, ma anche a ribadire le nostre richieste in un incontro ufficiale che sarà fissato a breve: chiederemo in particolare di procedere nei tempi più rapidi al completamento dei pagamenti delle misure a superficie relative all’annualità 2015».

«Eppure siamo ai vertici» «Nonostante queste problematiche – dice ancora l’assessore Cecchini – l’Umbria è fra le prime regioni italiane per lo stato di avanzamento del Psr 2014-2020, come riconosciuto dalla stessa Commissione Europea in occasione del recente incontro annuale. Il flusso dei pagamenti delle diverse misure, infatti, ha raggiunto e superato la cifra di 192 milioni di euro: quasi il 21% dei 928 milioni di euro di cui disponiamo grazie all’incremento di ulteriori 51,9 milioni assegnati a fine 2017, frutto della solidarietà del Ministero dell’Agricoltura e delle altre Regioni non colpite dal sisma nel 2016».

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