Cospea: «Il Comitato è vivo e ancora attento»

Moreno Castellucci, presidente del ‘No cavalcavia’: «Vigileremo fino alla fine dei lavori relativi alle opere di urbanizzazione»

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«Smentisco la notizia infondata sullo scioglimento del ‘Comitato no cavalcavia pro Cospea’ che è tuttora in carica e lo rimarrà fino al completamento dei lavori relativi alle opere di urbanizzazione dell’area interessata che dovrebbero terminare nel mese di novembre e comunque entro la fine del corrente anno, così stabilito nel corso dell’ultima seduta del Comitato che si è tenuta lo scorso 24 ottobre», risponde così Moreno Castellucci, presidente del ‘Comitato no cavalcavia pro Cospea’, a quanto detto dall’assessore Enrico Melasecche.

Secondo accordi «Il Comitato – sottolinea Castellucci – verificherà sino ad allora che i lavori vengano eseguiti secondo gli accordi raggiunti tra le parti, ovvero tra il Comitato, l’amministrazione comunale e la ditta Marcangeli, come concordato nel corso delle riunioni della prima commissione consiliare presieduta dal presidente Faliero Chiappini, il cui contributo è stato decisivo per giungere al compromesso, oggetto della variante, in tempo utile. Diversamente, con il subentro del Commissario straordinario e successive elezioni amministrative, la variante approvata con una delibera del 20 settembre 2017, sicuramente non si sarebbe potuta ottenere lasciando inalterato il vecchio progetto che prevedeva il cavalcavia più alto di un metro. D’altronde non si poteva chiedere alla ditta Marcangeli, che già stava scaldando i motori delle ruspe per iniziare i lavori in questo periodo in cui il traffico è meno intenso, di attendere l’insediamento del nuovo consiglio comunale per ulteriori progetti di modifica del progetto iniziale. Qualsiasi altra azione avrebbe sicuramente ritardato il crono programma dei lavori e, conseguentemente, dell’apertura della nuova struttura prevista per il mese di novembre, con il rischio di un azione legale nei confronti del Comitato da parte degli esercenti per il mancato guadagno».

Osservazioni Il Comitato, con una nota protocollata il 24 marzo 2017, aveva inoltrato all’amministrazione comunale «l’approvazione del nuovo progetto e due importanti osservazioni recepite e sostenute dalla prima commissione consiliare che, successivamente, ha inoltrato ai competenti uffici. La prima in merito allo spostamento delle due fermate degli autobus, tramite una breve deviazione dei percorsi. La tratta in direzione villaggio Polymer, sulla fermata esistente all’inizio di via Montefiorino angolo via XX Settembre, l’altra tratta in direzione centro, su una fermata da istituire di fronte al centro sociale, tra la rotonda e l’attuale sottovia. La seconda in merito all’interdizione del transito sul cavalcavia degli automezzi per trasporti pesanti, ovvero quelli che quotidianamente fanno la spola per trasportare i coils di acciaio tra lo stabilimento dell’acciaieria in viale Brin e il centro di finitura che si trova nella strada dei Confini che più volte hanno perso il pesante carico durante il trasporto, l’ultima delle quali meno di un anno fa, sulla rotonda in via Di Vittorio».

Assemblee Il Comitato, inoltre, aggiunge il presidente, «è disponibile a confrontarsi con i cittadini in un’assemblea pubblica da svolgere nei primi giorni di settembre presso il centro sociale situato in via Montefiorino con la presenza dell’assessore ai lavori pubblici e dell’assessore all’ambiente, al verde pubblico e alla tutela del territorio e del paesaggio, per recepire e valutare insieme tutte le migliorie che nel frattempo potrebbero emergere ed eventualmente essere sostenute. Colgo l’occasione per anticipare già una recente richiesta: rendere più fluido il traffico in via XX Settembre nel tratto rotonda situata all’inizio di via Montefiorino e il semaforo situato in via XX Settembre che regola l’immissione del traffico in viale Villafranca. Per giunta, in tal punto, la pista ciclabile confligge palesemente con l’attraversamento degli automobilisti e dei motociclisti e quindi è molto pericolosa per i ciclisti. Ci era stato detto che il motivo per il quale veniva realizzata la pista ciclopedonale sotto il cavalcavia era la messa in sicurezza dei pedoni e dei ciclisti evitandogli l’attraversamento a raso di via Alfonsine. La stessa motivazione dovrebbe valere anche per l’altro attraversamento sopra citato che, pur rimanendo a raso, dovrebbe essere reso più sicuro soprattutto per i ciclisti».

Faliero Chiappini

Faliero Chiappini Anche l’ex presidente della prima commissione consiliare Faliero Chiappini interviene in merito alle dichiarazioni degli assessori, definendole «oggettivamente inesatte e non rispondono a verità. Vi sono a disposizione tutti gli atti della prima commissione, di cui molti attuali consiglieri facevano parte, compreso l’assessore ai lavori pubblici, che parlano di un’azione continua di partecipazione e di confronto con il comitato dei cittadini per risolvere un problema carico di difficoltà, in considerazione dei contenuti della convenzione tra le parti pubbliche e private che prevedeva un cavalcavia di grandi dimensioni.Penso che i problemi della città vadano affrontati nella correttezza dell’informazione». Per Chiappini «nelle fasi di passaggio la storia non si riscrive mai daccapo, in essa vi sono atti, azioni svolte ed altre no, l’essenziale è quello di stare nella correttezza del racconto. Ed è questo che a me interessa sia oggi che in futuro».

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