Csp di Terni, allarme per trenta dipendenti

Stipendi in ritardo e preoccupazione per il futuro dopo l’arresto dei vertici dell’azienda informatica che sarebbe di proprietà di Pio Piccini

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di F.L.

Circa 600 lavoratori in tutta Italia con il fiato sospeso, oltre una trentina – tra diretti e interinali – a Terni: tocca da vicino anche il capoluogo di provincia umbro la situazione di incertezza che da qualche mese sta attraversando l’azienda informatica Csp spa, che deve cercare di voltare pagina dopo una vicenda giudiziaria, per frode fiscale, che ha coinvolto i vertici – la ex presidente Claudia Pasqui e altri manager – e vede aleggiare su di essa l’ombra di un personaggio già noto in città, Pio Piccini.

I fatti

L’azienda è esposta per oltre 35 milioni di euro di debiti, di cui 22 con il fisco, per questo il percorso delineato qui a breve potrebbe essere quello del concordato con i creditori. Ma l’incontro al ministero che era in programma mercoledì scorso, per fare il punto della situazione, è stato all’ultimo annullato dai nuovi amministratori, lasciando i dipendenti in una situazione di allarme. «L’interlocuzione con l’azienda è sempre stata difficile – spiega Sergio Piergentili, segretario generale dalla Slc Umbria -, ma la situazione si è ulteriormente aggravata dopo l’inchiesta che ha coinvolto la proprietà e che sta comportando una preoccupazione forte rispetto al futuro dell’azienda e dei lavoratori».

Promesse e impegni

I dipendenti ternani (23 tra part-time e indeterminati, più una decina di interinali) lamentano in particolare una retribuzione e mezza arretrata. «Un problema, quello del ritardo nei pagamenti degli stipendi, che si era già manifestato in estate – evidenzia ancora Piergentili – e che era stato giustificato con il blocco dei conti correnti da parte degli inquirenti. L’azienda, nel corso di un primo incontro al ministero, si era impegnata alla rateizzazione, assicurando che con la nomina dei nuovi amministratori la questione sarebbe stata risolta. Ed invece la situazione non è tornata in equilibrio».

La lettera a palazzo Donini

La Slc ha dunque preso carta e penna e nelle ultime ore scritto alla Regione per segnalare il proprio stato di preoccupazione, chiedendo un sostegno nell’ambito della vertenza in corso. Martedì si terrà una riunione tra segreterie e delegati sindacali, in attesa che anche a livello nazionale la situazione diventi più chiara. A Terni la società può contare su una commessa importante, un ente pubblico per il quale viene svolto il servizio di call center, ma il timore è che la situazione di fibrillazione attarversata dalla Csp possa metterne a rischio il futuro.

Il ruolo di Piccini

Oltre a quella di Terni la società conta altre sedi anche a Torino, Napoli, Milano, Roma. Qui sarebbe stato visto di recente Pio Piccini, il faccendiere consulente della Csp che – secondo la procura di Torino che indaga sulla presunta frode fiscale – ne sarebbe in realtà il vero proprietario. Un nome già salito alla ribalta della cronaca giudiziaria per altre vicende, l’ultima in ordine di tempo l’indagine su Finpiemonte, che ad aprile lo aveva portato in carcere.

Il legale dell’azienda

Ma a prendere posizione rispetto alla situazione della Csp è l’avvocato Manlio Morcella, legale del gruppo. «La situazione della Csp – spiega – è diversa da quella che viene esteriorizzata. La società segue a funzionare ed è indebitata con il fisco come lo sono una molteplicità di aziende in molti settori, quello informatico segnatamente. Peraltro ci sono accantonati, per essere destinati al pagamento degli stipendi, oltre 400 mila euro che erano stati sequestrati, ma poi dissequestrati, depositati presso il Fondo unico giustizia-Agenzia delle Entrate. Questi denari sono a disposizione dei dipendenti, non appena rientrassero a disposizione nelle mani dell’amministratore della società». C’è infatti da seguire una procedura burocratica che rallenta la situazione, ma – conclude il legale – «va da sé che se poi la transazione fiscale dovesse, come sembra, avere buon esito, l’azienda seguiterà a stare sul mercato».

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