Cultura, palazzo Cesi diventa multimediale

Acquasparta: nuove prospettive per lo storico edificio. Iniziativa del Comune insieme alla Regione per illustrare i contenuti del progetto

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Visitare palazzo Cesi di Acquasparta, dove Federico Cesi amava riunire i primi membri dell’Accademia dei Lincei che egli stesso aveva fondato a Roma nel 1603. Visitarlo avendo modo di immergersi in quel tempo, rivedere gli antichi ambienti del palazzo così com’erano affrescati, arredati e vissuti. Ascoltare dalla voce ‘narrante’, che interpreta lo stesso Federico Cesi, la storia del palazzo ma anche della nascita dell’Accademia, l’incontro con Galileo Galilei che in questo palazzo trascorse 14 giorni, divenendo poi uno degli ‘accademici’ di maggior fama dei Lincei e grande amico di Federico. Tutto ciò sarà presto possibile grazie al progetto realizzato dal Centro esperienziale permanente della Prima Accademia dei Lincei, incentrato su visite guidate che si avvarranno delle più innovative tecnologie. Un’esperienza di ‘full immersion’ grazie alla componente multimediale per la fruizione dinamica e coinvolgente degli spazi espositivi, in grado di attirare l’attenzione del visitatore con gli strumenti della comunicazione emozionale, plurisensoriale, ergonomica ed ambientale.

La conferenza

Il progetto è stato illustrato domenica 24 marzo, in occasione della conferenza presieduta dal sindaco di Acquasparta, Roberto Romani, e conclusa dalla presidente della Regione, Catiuscia Marini, a cui sono intervenuti – tra gli altri – anche rappresentanti dell’Università di Perugia, proprietaria dell’immobile, e della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni che sta finanziando il restauro dell’intero ciclo di affreschi di palazzo Cesi.

Le opportunità

Nel corso del suo saluto introduttivo il sindaco Romani ha voluto ricordare come «sin dall’insediamento dell’amministrazione abbiamo posto al centro della nostra azione l’ambizioso obiettivo di una totale recupero e rilancio di palazzo Cesi, con il duplice obiettivo di preservare un’importante testimonianza architettonica e storica, patrimonio non solo della città ma di tutta la regione, ed al tempo stesso cogliere questa opportunità come occasione di sviluppo. Dopo gli interventi di restauro dell’immobile e con il progetto per visite ‘esperienziali’ – ha aggiunto Romani -, turisti e cittadini potranno avvicinarsi alla cultura del territorio attraverso le bellezze del palazzo, la sua antica e prestigiosa storia, i reperti e le testimonianze archeologiche». Il sindaco ha voluto ringraziare «la Regione Umbria e la presidente Marini per aver da subito e sempre sostenuto questo importantissimo progetto della città di Acquasparta».

Gli otto ‘attrattori culturali’

La Regione Umbria, infatti, come ha poi ricordato Catiuscia Marini concludendo la conferenza, ha messo a disposizione di questo significativo intervento – dalla messa in sicurezza e recupero dell’immobile, alla sistemazione degli spazi esterni e quindi per la realizzazione del Centro esperienziale – risorse per due milioni di euro, gran parte dei quali provenienti dai fondi europei. «Quando con il sindaco Romani avviammo il confronto sul recupero di palazzo Cesi – ha ricordato la presidente della Regione Umbria -, il nostro approccio fu quello di immaginare questo progetto come grande opportunità di valorizzazione di questo straordinario bene storico ed architettonico, testimonianza della storia della famiglia Cesi e della nostra terra, ma anche come leva per creare sviluppo per Acquasparta e per la sua comunità. E data la rilevanza di questo luogo decidemmo anche di inserirlo nella più ampia strategia regionale di definizione degli otto ‘attrattori culturali’ di tutta la regione». Al termine del seminario è stata poi scoperta una targa con cui l’amministrazione comunale ricorda «il principe romano e duca di Acquasparta Federico Cesi, fondatore in Roma dell’Accademia dei Lincei».

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