di Francesca Torricelli
Francesco ha soltanto 15 anni, studia al liceo classico ‘Tacito’ di Terni, ma pochi giorni fa ha avuto la possibilità di vivere una grande emozione: percorrere i corridoi del Palazzo di vetro dell’Onu a New York.
Model United Nations Il liceo classico ‘Tacito’ di Terni aderisce, infatti, ai progetti di simulazione dei lavori dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite che hanno lo scopo di preparare e favorire la partecipazione degli studenti alle simulazioni di sedute delle Nazioni Unite. Nei Model United Nations gli studenti studiano e approfondiscono i temi oggetto dell’agenda politica internazionale e, indossando i panni di ambasciatori e diplomatici, tengono discorsi, preparano bozze di risoluzione, negoziano con alleati ed avversari, risolvono conflitti, ed imparano a muoversi all’interno delle committee e adottando le regole di procedura delle Nazioni Unite. In sintesi, mettono in moto le risorse della cooperazione internazionale per risolvere i problemi mondiali. Dall’anno scolastico 2011/12, si è affiancata la partecipazione al primo model italiano Imun a Roma, con la diretta collaborazione dell’Imuna, ente accreditato presso il Dipartimento di formazione delle Nazioni Unite. I lavori si svolgono in lingua inglese e lo staff è americano. Dal 2014 la simulazione di Roma è internazionale, con la partecipazione anche di studenti provenienti da diversi Paesi.
La prima esperienza a Roma Ed è proprio da Roma che è partita l’esperienza di Francesco. «Insieme ad altri studenti della mia scuola, lo scorso febbraio – racconta Francesco ad umbriaOn – sono stato alla Camera dei Deputati a Roma per partecipare al Model italiano Imun. Ogni ragazzo partecipa agli incontri rappresentando una nazione, in quel caso io dovevo rappresentare la Slovenia. Prima di presentarmi agli incontri ho quindi studiato tutte le caratteristiche di quel Paese per poi indossare i panni di ambasciatore. A seguito di questa simulazione sono stato contattato via mail da United Network, la più importante associazione italiana che organizza la partecipazione degli studenti ai Model United nations, che mi proponeva la partecipazione alle simulazioni di sedute delle Nazioni Unite al Palazzo di vetro di New York».
La scuola Il liceo classico di Terni, però, prevede il sostegno alla partecipazione a progetti internazionali solo a studenti del primo liceo. «Frequentando il quinto ginnasio – spiega Francesco – ero quindi tagliato fuori, non avrei avuto il sostegno della scuola e non sarei stato giustificato per le assenze. Ho insistito molto con la scuola, spiegando quanto fosse importante per me fare questa esperienza, talmente tanto che sono riuscito ad ottenere almeno un po’ di clemenza per quanto riguarda le assenze. Poi, grazie alla mia famiglia che mi sostiene sempre, a fine febbraio sono riuscito finalmente a partire per New York».
A New York Dall’Italia sono partite circa 30 persone, divise in 3 gruppi e affidate a 3 tutor, e Francesco era l’unico proveniente da Terni. «Alla simulazione hanno partecipato circa 38 Paesi e io, in quell’occasione, rappresentavo la Malesia e, come già provato a Roma, ho studiato e approfondito il tema oggetto dell’agenda politica internazionale e, indossando i panni di ambasciatori ho tenuto dei discorsi interamente in lingua inglese, preparato bozze di risoluzione e negoziato con alleati ed avversari».
Il ‘bagaglio’ A seguito di questa esperienza Francesco ha ricevuto un attestato di partecipazione, «ma ciò che di più importante ho riportato a casa nel mio bagaglio, sono state le forti emozioni provate in questa esperienza unica vissuta a soli 15 anni e le tante persone conosciute con le quali sono rimasto in contatto e che non possono che arricchirmi e farmi crescere».
