De Rebotti: «Testo unico per emergenze»

A Expo emergenze il presidente di Anci Umbria lancia la proposta: «Assicurare possibilità di prendere decisioni in pochi attimi»

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Il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti, intervenendo venerdì 16 a ‘Expo Emergenze’, la rassegna biennale nazionale, dedicata al mondo della sicurezza e dell’emergenza, in programma fino al 18 Novembre a Umbriafiere, di Bastia Umbra, ha affrontato ‘la gestione dell’emergenza vista dai Comuni’: «I Comuni sono in prima linea nell’affrontare le emergenze e devono avere tutti gli strumenti necessari per rispondere tempestivamente e nel migliore dei modi alle emergenze. Opportuno, tuttavia, ragionare sempre più in termini di prevenzione e sempre meno di emergenza». Per il presidente, «i sindaci dovrebbero poter contare, nelle emergenze, su norme certe e chiare, uguali per tutti. Servirebbe un testo unico per la gestione delle emergenze e ai sindaci dovrebbe essere assicurata la possibilità di prendere decisioni in pochi attimi, ma con una consapevolezza diversa dall’attuale».

Una convenzione fra Anci Umbria e Regione Umbria rafforza il sistema integrato di protezione civile

Durante i lavori, è stata anche firmata una convenzione fra Anci Umbria e Regione Umbria tesa a rafforzare ‘il sistema integrato regionale di protezione civile, formato da una pluralità di soggetti tra loro differenti e connessi in un sistema operativo flessibile, ma omogeneo, capace di garantire le risposte più efficienti e adeguate a tutela della collettività in materia di protezione civile’. Alla giornata iniziale ha preso parte, fra gli altri, anche la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini secondo cui proprio «grazie alle esperienze maturate, alle nuove tecnologie e strumentazioni e competenze, dobbiamo saper compiere un salto di qualità nella gestione delle emergenze».

I droni, nell’allestimento delle aree: presentazione del progetto

Nella stessa giornata è stato presentato il progetto, innovativo, ‘Aree di accoglienza: progetto esecutivo delle sale operative e dei Comuni’, illustrato da Lorenzo Marzolla, tecnico Anci Umbria ProCiv. «L’individuazione di spazi aperti, sicuri rispetto alle diverse tipologie di rischio, risulta spesso insufficiente se non è accompagnata da uno studio tecnico approfondito dell’area specificata. Negli ultimi anni, attrezzature avanzate per il rilievo e la mappatura del territorio hanno permesso di ottenere, a fronte di tempi molti ridotti, risultati sempre più precisi».

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