Camposcuola Terni: «Bando da riscrivere»

Soluzioni nell’immediato non ce ne sono per il ’Casagrande’: «Il vecchio, promesso e mai pubblicato, prevedeva un onere a carico del Comune. Resti un puro impianto sportivo»

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di S.F.

La pista

Gli appelli – e anche le critiche, in qualche caso – sul tema ne sono arrivati a pioggia negli ultimi mesi. Il più recente è del presidente Fidal Umbria Carlo Moscatelli, in precedenza si erano esposti il numero uno del Coni regionale Domenico Ignozza e il delegato provinciale Stefano Lupi: il camposcuola Casagrande di Terni, tra bandi mai pubblicati – nonostante i costanti annunci, chiedere all’ex assessore Emilio Giacchetti – e perenne condizione di sofferenza, continua a mostrare un’immagine degradata e non certo invitante per i tanti sportivi della città. La ‘titolare’ dello sport a palazzo Spada, Elena Proietti, ne ha parlato giovedì mattina durante il question time rispondendo ad un’interrogazione di Thomas De Luca, Valentina Pococacio e Patrizia Braghiroli del M5S. La storia è destinata a proseguire a lungo senza soluzione.

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Il totale abbandono

Basta farsi un giro al camposcuola per rendersi conto che, al di là del taglio delle siepi e una pulizia dei rami secchi, pochi passi in avanti sono stati fatti. I soldi non ci sono e di vie d’uscita nemmeno l’ombra per il momento: «La situazione ahimé – ha esordito l’assessore – la conosco, ci ho lasciato qualche legamento in quella pista. Sarò ripetitiva, ma purtroppo lo stato di dissesto dà difficoltà: è un patrimonio della comunità e ricevo appelli in merito, è in totale abbandono e degrado».

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Il bando da riscrivere: «90 mila euro non ci sono»

La Proietti ha tirato in gioco il bando per la gestione annunciato dal suo predecessore, affermando però che la questione non è possibile in quei termini: «Prevedeva un onere a carico del Comune di 120 mila euro, poi rivisto a 90. Stiamo lavorando per riscriverne uno nuovo sulla base dei costi-benefici, calcolati sulla situazione del momento. Se è possibile lo faremo: sottolineo che l’impianto deve rimanere puramente sportivo e non qualcos’altro (fa riferimento ad eventuali richieste per posizionarci elementi di natura commerciale)». Breve accenno agli spogliatoi: «Abbiamo visitato quello chiuso da tempo, c’erano blatte da chissà quanto tempo. Servono migliaia di euro per la sistemazione».

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Gli appelli a vuoto. Le domeniche

Stefano Lupi con l’assessore allo sport Elena Proietti

Poi l’amara conclusione che, quantomeno a stretto giro, non lascia particolari speranze accese: «Ho fatto numerosi appelli per il camposcuola, ma ad oggi non ci sono riscontri. Ripeto che faremo nuovo bando se possibile. Per quel che concerne la piantumazione sono in contatto con l’assessore al verde pubblico Benedetta Salvati, progetto da valutare». Infine le aperture domenicali: «Se le associazioni ce lo richiederanno per eventi specifici, apriremo. Ma il via libera per tutte le domeniche non è possibile a causa del dissesto e degli straordinari». In replica la Braghiroli ha fatto presente che si possono chiedere «soldi all’Europa e alla Regione, magari». Per ora in questo caso niente Credito sportivo, poi si vedrà. Ultima cosa: niente supporto – per gli allenamenti, resta quello per la ricezione – di Terni a Rieti per gli European athletics under 18 championship 2020 di Rieti.

 

 

 

 

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