Derby, tabù per Breda. De Canio, tradizione ok

Perugia-Ternana, tornano a sfidarsi a otto anni dall’unico precedente. Il veneto non ne vince uno dal 2010, per il lucano buono score esterno. E con l’Udinese fu 0-5 al Curi

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di S.F.

Il ‘Curi’: qui De Canio ha ottenuto il successo più largo della carriera da tecnico

Perugia-Ternana, Roberto Breda contro Luigi De Canio. Provenienza opposta – 660 chilometri in linea d’aria da Treviso a Matera – ma caratteri e modo di rapportarsi con il mondo esterno affini: parsimonia, sobrietà e calma, senza inutili esasperazioni o atteggiamenti sopra le righe. Saranno loro i tecnici protagonisti del 92° ‘Derby dell’Umbria’, una straregionale che vede il ‘Grifo’ impegnato nella lotta playoff e le ‘Fere’ a caccia del posizionamento playout. I rossoverdi non vincono il confronto dall’aprile 2007, mentre a domicilio il bottino pieno manca addirittura dal 1991: è il turno dell’allenatore lucano per provare a sbloccare l’oltre decennale impasse rossoverde. Un trainer esperto in blitz fuori dalle mura amiche nei derby, mentre Breda non ne vince uno dal 2010.

Luigi De Canio e Roberto Breda

LUIGI DE CANIO E L’AUSPICIO PER IL DERBY: «SPERO IN ARBITRO ALL’ALTEZZA»

Breda-De Canio, un solo precedente I due tornano a incrociarsi a otto anni dall’unico precedente. Era la stagione di serie B 2009-2010 e il veneto aveva da poco esordito – febbraio – su una panchina professionistica, quella della Reggina: un mese dopo ecco il match casalingo contro il Lecce dell’allora 52enne materano, poi vincitore del campionato. Un tripletta di Marilungo e la marcatura di Ângelo condannano Breda al ko casalingo per 2-4. Ora c’è Perugia-Ternana.

L’1-1 DEL GIRONE DI ANDATA: VITTORIA ROSSOVERDE SFUMATA IN EXTREMIS

De Canio al ‘Via del Mare’ di Lecce (foto leccezionale.it)

De Canio, la salvezza al ‘San Nicola’ e il derby salentino Per il trainer rossoverde quello del ‘Curi’ sarà il primo derby dal 15 maggio 2011, quando il trionfo per 0-2 in Bari-Lecce consegnò l’aritmetica permanenza nella massima serie ai giallorossi. Anche l’anno precedente De Canio festeggiò i tre punti nel primo, storico derby esterno salentino (solo sulla carta, perché in realtà il match fu disputato al ‘Via del Mare’ per problemi dell’altro impianto): 0-3 con Marilungo ancora protagonista. 

De Canio al Queens Park Rangers (foto qpritalia.it)

CARRETTA E GASPARETTO: «DERBY, DIAMO QUESTA GIOIA AI TIFOSI DOPO ANNO TRIBOLATO»

L’intermezzo londinese e il Chelsea Per trovare il primo ko del trainer lucano in un derby esterno bisogna tornare al terzo turno della Fa Cup 2007-2008: siamo a ‘Stamford Bride’ e i blues di Avram Grant battono di misura – autogol del portiere Lee Camp – il Queens Park Rangers di De Canio nel West London derby. Si torna in Italia.

Il set di Livorno e il derby campano Tra il 2004 e il 2006 De Canio è sulla panchina del Siena – uno dei vice è Antonio Conte – e le straregionali disputate fuori casa sono tre: Livorno-Siena 2-2, Fiorentina-Siena 2-1 (stagione 2005-2006) e soprattutto la tennistica affermazione in terra labronica per 3-6 nel maggio 2005. La squadra di Roberto Donadoni è travolta dalle reti di Argillli, Chiesa, Vergassola e Maccarone, entrambi a segno con una doppietta. Negativo invece l’impatto con il derby campano tra Salernitana e Napoli: all’Arechi’ gli azzurri del materano vengono sconfitti dai granata di Zdeněk Zeman per 3-1. È il 2002.

Antonio Conte e Luigi De Canio ai tempi del Siena

Le magie di Carpi e il ko con Spalletti A Lucca, Pescara e Udine De Canio non si gusta nessun derby, né in casa né in trasferta. Molto ricco invece il curriculum per quel che concerne l’unica stagione vissuta al Carpi, annata 1996-1997: il 60enne trainer delle ‘Fere’ in Emilia-Romagna vince ben cinque derby in esterna tra campionato e coppa Italia. A Brescello (0-1), Fiorenzuola (0-5), Modena (1-2), Forlì (0-4) e Rimini (0-3). In totale furono quattordici le straregionali degli emiliani, con un’unico stop in trasferta sul campo della Spal (1-0). Il torneo precedente è alla guida del Siena: con i bianconeri perde malamente (3-0) il derby di coppa per mano del Siena di Luciano Spalletti e Piero Pelagotti. Tutt’oggi resta la sconfitta più larga di De Canio in un derby (e non solo fuori casa).

La presentazione di De Canio a Napoli con Ferlaino (foto raisport.rai.it)

Il biennio a Torre Annunziata e il Benevento Infine il biennio alla guida del Savoia, prima società professionistica a dar fiducia a De Canio. Nella stagione del debutto – il primo match ufficiale da ‘pro’ vede il lucano battuto per 4-0 dal Sora di Claudio Di Pucchio nel dicembre 1993, il ‘maestro’ di Sandro Pochesci ed Emilio Coraggio – ci sono due pareggi a Battipaglia (1-1) e Torre del Greco (Turris, 0-0), mentre in quella successiva (1994-1995) le sfide sono decisamente superiori. Ko a Nocera Inferiore (1-0) in coppa Italia, mentre in C2 arriva la vittoria contro la Sangiuseppese, i pareggi con Battipagliese e Nocerina e le sconfitte con Albanova e Benevento. Il playoff promozione con quest’ultima, in casa giallorossa, si concluse invece sul 3-3 con gol di Donnarumma, Lunerti e Tarantino. Fu decisivo per la promozione in C1, visto che nell’atto conclusivo il Savoia di De Canio ebbe la meglio sul ‘suo’ Matera.

De Canio e lo staff mercoledì mattina

De Canio e il Perugia, coincidenza Molfetta Per quanto strano possa sembrare, l’allenatore rossoverde tornerà a contendere i tre punti ai biancorossi a distanza di quindici anni: Reggina-Perugia 3-1 del febbraio 2003 è l’ultimo precedente in ordine di tempo. Seguono poi Perugia-Udinese 3-1 (2001), Udinese-Perugia 2-1 (2000), Lucchese-Perugia 0-0 (1998) e Perugia-Lucchese 1-0 (1997). Più lo storico (per il lucano) Perugia-Udinese 0-5 del gennaio 2000 firmato Sottil, Calori, Manfredini, Fiore e Jørgensen. La più larga affermazione (record con il Fiorenzuola-Carpi citato sopra) in carriera da tecnico professionista. Curiosità? L’arbitro di quella sfida fu Nicola Ayroldi di Molfetta, che esordì nella massima serie proprio in quella circostanza. Concittadino di quel Lorenzo Illuzzi ‘massacrato’ da De Canio per la direzione di gara contro il Foggia.

BREDA, IL DERBY DEL MARZO 2016 E LA FEROCE CONTESTAZIONE CON DENUNCE

Roberto Breda, la vittoria in un derby manca dal 2010

Breda, ‘maledizione’ derby dell’Umbria e non solo L’ex tecnico rossoverde vivrà la sua quarta straregionale umbra domenica, la seconda alla guida del Perugia. Cammino tutt’altro che esaltante per lui nei precedenti – ci fu anche una pesante contestazione post 1-0 del ‘Curi’, con tanto di lancio di oggetti e successive denunce – sulla panchina delle ‘Fere’: doppia sconfitta per 1-0, mentre lo scorso novembre arrivò il pareggio in extremis dopo un match in grande sofferenza. Meglio con la Virtus Entella? Nemmeno per sogno. Sì, perché il trainer trevigiano concluse con un ko (2-0 a La Spezia) e un pareggio (1-1 a Chiavari) i derby liguri dell’annata 2016-2017. Senza dimenticare il poker casalingo subito (1-4 al ‘Francioni’) in Latina-Frosinone del novembre 2014 e le zero vittorie sulla panchina del Vicenza nei derby contro Verona (2-3), Padova (0-2) e Cittadella (2-2) del torneo 2012-2013.

Breda

Breda, ultimo derby vinto nel settembre 2010 Il rapporto con i derby non è entusiasmante per Breda in definitiva. Andando a ritroso ecco che ci sono un Crotone-Reggina 1-1 della stagione 2011-2012, Paganese-Salernitana 0-0 e Salernitana-Sorrento 1-4 dell’annata 2010-2011. Risultato? L’allenatore veneto non ne vince uno dal 13 settembre 201o (2-0 alla Paganese, gara d’andata Lega Pro dello stesso torneo). Per una striscia negativa aperta di dodici derby consecutivi non vinti. In compenso fu decisivo da calciatore, e di che tinta, in un Avellino-Salernitana 0-1 del 20 febbraio 1994 con una perfetta conclusione dalla distanza. Ma da tecnico altra storia. Di certo Breda e De Canio hanno in comune il buon lavoro – avvio lento per entrambi dopo aver sostituito Giunti e Mariani, poi media punti incrementata – nelle rispettive squadre.

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