Di Girolamo – Bucari, storie e inchieste

Terni, il sindaco e l’assessore finiti agli arresti domiciliari: un breve riassunto delle vicende politiche e giudiziarie

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Leopoldo Di Girolamo

Leopoldo Di Girolamo (66 anni da compiere l’11 agosto) nel 1993 viene nominato segretario del Partito Democratico della Sinistra di Terni e nel 1997 segretario cittadino dei Democratici di Sinistra. Dal 1999 al 2001 è capogruppo dei Democratici di Sinistra in Consiglio Comunale a Terni, incarico che lascerà in quanto eletto in Senato.

Il Senato Nella quattordicesima legislatura del Senato della Repubblica, dal 2001 al 2006, viene eletto all’interno delle liste DS-L’Ulivo e viene nominato membro della dodicesima Commissione permanente (Igiene e Sanità) e della Commissione speciale in materia d’infanzia e di minori e della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani. Nella quindicesima legislatura, dal 2006 al 2008, Di Girolamo viene eletto come deputato con L’Ulivo e viene nominato membro della Commissione Affari Sociali e della Commissione bicamerale per l’infanzia. Dal 2008 al 2009 è stato inoltre senatore con il PD e membro della dodicesima Commissione permanente (Igiene e Sanità) e della Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale.

Sindaco di Terni Nel 2009 Di Girolamo annuncia la propria candidatura a sindaco di Terni, sostenuto dal Partito Democratico, dalla Federazione della Sinistra, da Sinistra Ecologia e Libertà, dall’Italia dei Valori, dal Partito Socialista Italiano, dal Partito Pensionati e dalla Lista Civica Progetto Terni-CittAperta. Nelle elezioni del 6 e 7 giugno 2009 ottiene il 49,42% delle preferenze al primo turno, per poi vincere il successivo ballottaggio del 21 e 22 giugno 2009 contro il candidato del centrodestra Antonio Baldassarre con il 53,01% delle preferenze. Una volta eletto sindaco, decide di dimettersi da parlamentare, venendo poi sostituito in Senato da Francesco Ferrante, primo delle liste dei non eletti del PD nella circoscrizione dell’Umbria. Il 3 maggio 2011 annuncia in consiglio comunale le proprie dimissioni dalla carica di sindaco, per contrasti con il gruppo consiliare di maggioranza legati al bilancio ed alle linee strategiche. Il 19 maggio, dopo un confronto con la sua maggioranza, ritira le proprie dimissioni ed il 25 maggio viene approvato in consiglio comunale un atto di indirizzo a sostegno della sua giunta e un documento di aggiornamento delle linee programmatiche.

Secondo mandato Il 19 ottobre 2013 annuncia la sua intenzione di candidarsi per un secondo mandato come sindaco di Terni e il 7 marzo 2014 l’assemblea comunale del PD di Terni si esprime a favore della sua candidatura. Di Girolamo si presenterà alle elezioni con una coalizione composta da Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà e dalle Liste civiche CittAperta-Terni Dinamica, Progetto Terni, Terni dei Valori, e dalla lista Alleanza Democratici e Liberali. Alle elezioni del 25 maggio 2014 ottiene il 46,88% dei voti al primo turno e il 59,51% delle preferenze al secondo turno nel ballottaggio contro Paolo Crescimbeni, sostenuto dai partiti di centrodestra.

La Provincia di Terni Nell’ottobre 2014 Di Girolamo si candida alla guida della Provincia di Terni. Alle elezioni, riservate esclusivamente a consiglieri e sindaci dei comuni del territorio provinciale secondo la legge 56/2014, ottiene 181 voti contro i 94 di Giorgio Cocco, sindaco di Porano e viene eletto come presidente per 4 anni. Il 3 ottobre 2016 conferma la volontà di dimettersi dalla carica dopo il ricollocamento del personale dell’ente. Il 13 ottobre comunica le sue dimissioni da presidente della Provincia di Terni (formalizzate ufficialmente il 20 ottobre), a causa dei «pressanti impegni come sindaco di Terni» e «sulla base dei meccanismi per l’elezione dei presidenti delle Province e dei consigli provinciali». Il 10 novembre, scaduti i venti giorni previsti per legge per il ritiro delle dimissioni, il vice presidente Giampiero Lattanzi assume l’incarico di presidente ad interim.

Caso ‘Swap’ Nel 2012 la Procura Regionale della Corte dei Conti dell’Umbria indaga Di Girolamo e sei assessori della sua giunta per aver autorizzato la rinegoziazione di alcuni contratti di finanza derivata (Swap). Tale decisione avrebbe creato un presunto danno erariale complessivo pari a 2 milioni e 700 mila euro, di cui circa 6.500 euro addebitati alla giunta Di Girolamo ed i restanti alla precedente giunta. Il 31 marzo 2015 la Corte dei Conti dell’Umbria dichiara l’inammissibilità degli atti di citazione da parte della Procura Regionale.

Caso ‘Eventi valentiniani’ Nel 2013 riceve un avviso di garanzia, insieme ad altre 28 persone (tra cui alcuni assessori della sua giunta, dei consiglieri comunali di maggioranza e un dirigente comunale) dalla Procura della Repubblica di Terni. Secondo il pubblico ministero Di Girolamo e gli indagati avrebbero, attraverso una delibera che riconosceva alcuni debiti fuori bilancio tra cui alcuni legati agli eventi valentiniani svoltisi negli anni 2001 e 2002, commesso i reati di abuso d’ufficio e favoreggiamento personale nei confronti dell’ex assessore comunale al ramo. Nel novembre 2015 il GIP di Terni Simona Tordelli accoglie la richiesta di archiviazione dell’indagine formulata dal PM Elisabetta Massini.

Presunto danno erariale per lavori urgenti Nel dicembre 2015 la Corte dei Conti dell’Umbria assolve Di Girolamo ed altre trentuno persone (tra cui ex assessori, consiglieri comunali ed un dirigente comunale) dall’accusa di aver causato un danno erariale alle casse comunali di 362 mila euro dovuto al fatto che alcuni fondi relativi ad un mutuo di 500 mila euro acceso presso la Cassa depositi e prestiti sarebbero stati utilizzati non solo per procedere ad interventi urgenti di riparazione di danni dovuti ad una alluvione che colpì la città di Terni nell’ottobre del 2010 ma anche per attività di manutenzione ordinaria, estranea all’evento.

Presunta violazione delle direttive comunitarie nella gestione del percolato della discarica di Villa Valle Nel febbraio 2016 il sostituto procuratore della Repubblica di Terni Raffaele Iannella chiede il rinvio a giudizio di Di Girolamo, di 17 amministratori della sua giunta e di tre tecnici del Comune di Terni. Secondo il magistrato, gli indagati avrebbero svolto negli anni gare in economia per lo smaltimento del percolato nell’ex discarica di Villa Valle, violando le direttive comunitarie sulla gestione degli appalti pubblici per tutelare la libera concorrenza. L’udienza preliminare è stata fissata dal GUP di Terni Santoloci per il 12 ottobre dello stesso anno. 

Presunta associazione a delinquere e turbata libertà di incanti (‘Operazione Spada’) Il 13 gennaio 2017, a seguito di una inchiesta della Procura della Repubblica di Terni sugli appalti comunali, comunica con una nota ufficiale di aver ricevuto un avviso di proroga delle indagini per i presunti reati di associazione a delinquere e turbata libertà degli incanti. Il 2 maggio 2017 viene arrestato e sottoposto a detenzione domiciliare.

Stefano Bucari

Stefano Bucari (44 anni da compiere il 19 novembre) è assessore ai lavori pubblici, puc, piano triennale opere pubbliche, protezione civile, infrastrutture, urbanistica, Peep, Paip, Prg, Suape, edilizia privata, toponomastica e progetto ‘Città della salute’ dal luglio 2014. Nella precedente legislastura (luglio 2009-giugno 2014) avevo svolto lo stesso ruolo per il welfare, servizi sociali, sanità pubblica, edilizia residenziale pubblica, volontariato e politiche per la famiglia; fu uno dei pochi ad essere riconfermato e alle amministrative del 2014 giunse primo con 804 preferenze. Diplomato nel 1992 all’istituto tecnico per Geometri, Bucari prima di entrare in politica avevo lavorato da impiegato nell’ufficio tecnico di Umbria Tpl e Mobilità S.p.A.. Bucari aveva ricevuto l’avviso di garanzia per l’indagine ‘Spada’.

Anci e autonomie locali Nell’ottobre 2013 Bucari è stato nominato per l’Anci Umbria nel coordinamento nazionale servizio civile, mentre nel mese precedente c’era stata la nomina (Cal Umbria) come componente del gruppo di lavoro sul disegno di legge ‘Riordino e trasformazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab) e disciplina delle aziende pubbliche di servizi alla persona’. Dal novembre 2010 ad ottobre 2012 è stato rappresentante del consiglio delle autonomie locali dell’Umbria nel Coge, il Comitato di gestione fondo speciale per il volontariato nella Regione Umbria.

 

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