Disabili in Umbria: «Incertezza sui fondi»

Il Centro per l’autonomia: «La Regione li ha stanziati, ma il vero quesito concerne il fronte delle tempistiche e l’ammontare del contributo»

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I soldi sono stati messi in preventivo, ma i dubbi sul loro effettivo arrivo in tempi rapidi a chi ha ne fatto richiesta sono parecchi. E sì che si parla di soldi che i cittadini con problemi di disabilità devono spendere per adeguare le proprie abitazioni privati alla situazione di disagio che vivono. «La Giunta Regionale dell’Umbria – fa infatti sapere il Centro per l’autonomia umbro – il 17 luglio scorso a stabilito che l’ammontare del fabbisogno regionale è pari a euro 14.192.072,57 per l’anno 2017, comprensivo delle richieste già presentate quest’anno dai cittadini ai comuni che ammonta a euro 673.464,32». Ma c’è una postilla.

LA DELIBERA DI GIUNTA

Tempi incerti Si tratta, spiega il Centro per l’autonomia, «del contributo a titolo di risarcimento, per l’abbattimento delle barriere architettoniche previsto per tutti coloro i quali intendano ristrutturare un’abitazione e migliorarne l’accessibilità o semplicemente per quei condomini che invece vogliano aggiungere ascensori, servi-scala, ampliare il portone di ingresso o altre opere migliorative. La condizione di base per l’erogazione del contributo è che la dimora presso la quale viene effettuato l’intervento sia dimora abituale del richiedente con disabilità e non saltuaria o stagionale, che lo stesso sia in possesso di un certificato di attestazione delle proprie menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, ivi comprese le cecità (ad esempio verbale invalidità civile), attraverso il quale deve essere fatta esplicita richiesta al comune di riferimento (come riportato nell’apposita scheda del Servizio di Contact Center). Ricordiamo che l’erogazione dello stesso avviene solo dopo l’esecuzione dei lavori in base ad una stima che viene fatta sul costo effettivo dei lavori e non sul loro importo, dietro presentazione di fattura e comunicazione di fine lavori. Il vero quesito a questo punto concerne il fronte delle tempistiche e l’ammontare del contributo che la regione effettivamente metterà a disposizione per coprire l’intero fabbisogno».

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