Disabilità in Umbria, risorse per due milioni

Dal 2018 una serie di interventi e servizi per l’assistenza grazie al fondo ‘Dopo di noi’, l’assessore Barberini: «Percorsi tesi a rendere la persona il più autonoma possibile»

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Una serie di interventi e servizi innovativi per l’assistenza alle persone con disabilità grave e prive del sostegno familiare. In tal senso arrivano due milioni di euro per l’Umbria dal Ministero del lavoro e delle politiche social grazie al fondo ‘Dopo di noi’: la giunta regionale ha approvato lo scherma di riparto delle risorse – effettuata su criteri sociodemografici – tra le dodici zone sociali della regione.

La ripartizione Alla zona sociale n. 1 sono stati assegnati circa 165 mila euro, alla n. 2 quasi 420 mila, alla n. 3 oltre 132 mila, alla n. 4 e alla n. 5 circa 125 mila, alla n. 6 oltre 26 mila, alla n. 7 circa 120 mila, alla n. 8 oltre 212 mila, alla n. 9 circa 102 mila, alla n. 10 oltre 291 mila, alla n. 11 circa 115mila e alla n. 12 oltre 91 mila. «L’Umbria – le parole di BarberinI – è stata una delle prime Regioni a recepire la legge sul ‘Dopo di noi’, approvata dal Parlamento nel 2016 dopo anni di vuoto normativo in un ambito così delicato. Una legge di civiltà, che mette a disposizione dei territori risorse specifiche per dare risposte concrete a chi si trova in una situazione di particolare fragilità e non può più contare, o non potrà più fare affidamento in un futuro prossimo, sulla protezione della famiglia. La programmazione regionale in questo settore è stata definita dopo un’ampia partecipazione con le associazioni maggiormente rappresentative delle persone con disabilità ed è stata subito approvata dal Ministero».

La progettazione Ora c’è la fase della progettazione operativa con interventi a sostegno delle persone gravemente disabili: «In particolare – prosegue Barberini – verranno definiti percorsi di assistenza specifici e personalizzati, tesi a rendere la persona disabile il più autonoma possibile nella vita quotidiana, anche attraverso programmi di accompagnamento per la sua uscita dal nucleo familiare di origine. Sono inoltre, previsti progetti per l’accrescimento della consapevolezza e lo sviluppo di competenze per la gestione della quotidianità, oltre a tirocini finalizzati all’inclusione sociale. Verranno inoltre incentivate progettualità mirate alla valorizzazione della vita e degli impegni extradomiciliari e alla concreta espressione dei talenti e delle attitudini della persona, con specifico riferimento ai percorsi di accesso al lavoro, L’obiettivo è contribuire a promuovere la massima autonomia possibile e la piena realizzazione delle persone con disabilità, dando maggiori certezze ai familiari circa il futuro dei propri cari in difficoltà».

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