Pompieri da Norcia a Cascia: appello a Conte

Lettera al premier e a Mattarella: «Non ci lasciate soli, abbiamo ancora le macerie in strada». Mercoledì se ne parla in consiglio. Interviene anche la Lega

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Oltre che in consiglio comunale a Norcia (convocato per mercoledì alle 18), anche al Quirinale si parla del caso del distaccamento di vigili del fuoco a Cascia – anziché a Norcia – deciso dal ministro dell’Interno Lamorgese, che lo ha messo nero sul bianco nella bozza di decreto di cui umbriaOn.it ha scritto in anteprima sabato sera.

La lettera a Mattarella

Inviata al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Interno e ai comandi dei vigili del fuoco, la lettera è stata scritta dal comitato ‘Rinascita Norcia’, che – si legge – ha appreso «con sgomento e rabbia» la notizia. «Questa è l’ennesima spiacevole notizia che apprendiamo su questo indispensabile servizio, la cui presenza è motivo di sollievo per noi terremotati, e garanzia di sicurezza a fronte della drammatica situazione che stiamo vivendo. Nei mesi scorsi ci risultava che il problema fosse l’adeguamento dell’organico che il comando di Perugia non voleva fare. Evitato questo rischio poi si è presentato il problema della ricostruzione della sede di Norcia. Ci duole constatare che un comune come Cascia, che fortunatamente ha avuto molti meno danni di Norcia, approfitti della nostra drammatica situazione per toglierci un servizio essenziale per la popolazione e per la nostra rinascita. Tra l’altro vorremmo sottolineare che il sito di Cascia risulterebbe ubicato in posizione più decentrata di Norcia rispetto al resto della Valnerina e comunque ci sentiamo presi in giro quando qualche esponente politico ci dice che il distaccamento di Cascia è aggiuntivo al distaccamento di Norcia, ipotesi utopistica in quanto in Valnerina non può esserci più di un distaccamento permanente».

San Benedetto come una piscina

Il comitato ricorda poi che «il vero dramma del dopo sisma lo stanno vivendo i comuni interessati dagli epicentri sismici, in primis quello di Norcia, epicentro del sisma di più alta intensità. Un territorio che ha ancora interi paesi sommersi dalle macerie, chiese e monumenti da mettere in sicurezza o liberare dalle macerie, con tutte le opere pubbliche (circa 70) ancora da ricostruire tra cui le scuole terremotate ancora da demolire, per non parlare dei beni culturali e religiosi che annoverano 81 chiese nel nostro Comune, nessuna delle quali ancora ricostruita, compreso il luogo simbolo del terremoto del 30 ottobre 2016, la Basilica di San Benedetto, ancora sommersa dalle macerie e priva di una copertura totale, condizione questa che oltre a distruggere le opere d’arte ancora sotto le macerie, danneggia gli elementi architettonici che si sono salvati e sta trasformando la Sacra Cripta, luogo natale dei Santi Patroni Benedetto e Scolastica in una piscina».

Sarebbe prezioso l’aiuto dei vigili del fuoco

I vigili del fuoco servono, eccome, perché possono dare un prezioso aiuto per far uscire dall’emergenza i centri abitati del comune nursino, in quanto svincolati nei loro interventi dalle pastoie burocratiche che stanno di fatto bloccando ogni tipo di intervento, come ampliamente dimostrato in questa fase post sisma. «Il ministero degli Interni, a più di 3 anni dal sisma, invece di trovare soluzioni rapide per far funzionare a pieno i servizi indispensabili alla nostra popolazione – scrivono ancora gli attivisti del Comitato – ci fa sapere che non solo non verrà adeguato l’organico del distaccamento di Norcia, ci fa sapere che invece trasferirà l’intero distaccamento, senza alcuna giustificazione in merito». Infine l’appello a Conte: «Chiediamo al premier di ascoltare il nostro grido di dolore e fare revocare al ministero dell’Interno il ventilato provvedimento, di far adeguare invece il suo organico agli standard degli altri distaccamenti e di far avviare la ricostruzione della caserma dei vigili del fuoco di Norcia. Allo stesso tempo chiediamo a tutte le istituzioni, dal governo al parlamento alla regione e in primis al comune di Norcia, di esprimersi chiaramente contro questa decisione, evitando di fare proposte con soluzione rabberciate che non danno prospettive per il futuro».

La nota della Lega

La Lega Valnerina e i parlamentari umbri del partito stanno seguendo con molta attenzione la vicenda relativa all’assegnazione del distaccamento permanente dei vigili del Fuoco che vedrebbe una dotazione organica di 30 unità tra graduati e permanenti e la realizzazione della caserma nel Comune di Cascia: «Chiediamo una volta per tutte chiarezza e trasparenza poiché il rimbalzo di notizie di questi ultimi giorni, così come i dissidi tra le parti in causa, non fanno bene alla comunità – spiegano i rappresentanti locali del Carroccio – secondo noi scelte fondamentali come questa non vanno imposte dall’alto dal governo senza la previa interlocuzione con il territorio interessato. D’altra parte ci aspettiamo una proficua concertazione tra le due amministrazioni comunali di Norcia e Cascia affinché si arrivi ad una soluzione funzionale da proporre al ministero di competenza». 

L’ANTICIPAZIONE DI UMBRIAON.IT

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