Dopo il terremoto, apre Rsa a Cascia

Residenza sanitaria assistita inaugurata sabato pomeriggio. È la prima struttura che riapre dopo il 2016

Condividi questo articolo su

Si snoda su 3 piani, avrà una disponibilità di 40 posti letto e tutti gli arredi e i macchinari sono innovativi: è la nuova struttura di riabilitazione ospedaliera e residenza sanitaria assistita aperta nel pomeriggio di sabato a Cascia nell’ex Casa Esercizi Spirituali messa a disposizione dalle Monache del Monastero di Santa Rita. Si tratta della prima realtà sanitaria che torna operativa dopo gli eventi sismici del 2016.

Oltre 3mila metri quadrati

La struttura si estende complessivamente su tre livelli e interessa una superficie di 3.000 metri quadrati: il primo e il secondo piano sono dedicati alla degenza, il piano terra alla riabilitazione per esterni, con un’area riservata alla radiologia e al ricevimento ambulatoriale. L’obiettivo finale del progetto – realizzato grazie alla collaborazione tra Regione Umbria, Comune di Cascia, Usl Umbria 2, Monastero Santa Rita da Cascia e con sostegno di molti benefattori, oltre alla partnership della Fondazione Francesca Rava, con il contributo di Fondazione Vodafone Italia – è quello di assicurare agli abitanti della Valnerina e delle zone circostanti, un centro di riferimento dove poter ricevere cure e assistenza medica specialistica e, in particolare, di ripristinare due poli specialistici di riabilitazione e Rsa. Il centro specialistico per la sclerosi multipla di Cascia, che era in funzione presso l’ospedale reso inagibile dal sisma del 2016, rappresentava un polo d’eccellenza nella lotta alla sclerosi multipla.

L’inaugurazione

La struttura è stata inaugurata alla presenza della presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e dell’assessore regionale alla Salute Luca Barberini, del sindaco di Cascia, Mario De Carolis, del direttore generale della Usl Umbria 2, Imolo Fiaschini, del referente del Monastero Santa Rita da Cascia e direttore dei lavori, Lanfranco Castellucci, della vicepresidente della Fondazione Francesca Rava, Maria Chiara Roti, Maria Cristina Ferradini, consigliere delegato di Fondazione Vodafone Italia. Presente anche l’assessore regionale alle infrastrutture, Giuseppe Chianella. «È un momento di gioia – ha detto Bartolini – un bel segnale».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli