«Un’altra testata giornalistica importante per la nostra regione rischia di subire un colpo durissimo dal punto di vista occupazionale – dicono la presidente dell’Associazione stampa umbra, Marta Cicci e il segretario generale della Slc Cgil Umbria, Alessandro Piergentili – e non possiamo permettere che anche Trg (Tele radio Gubbio) venga fortemente ridimensionata come è nelle intenzioni della proprietà. L’imprenditoria umbra che nel corso degli anni si è ‘avventurata’ nel campo dell’editoria si è dimostrata non all’altezza (qualche eccezione, forse, c’è; ndr) della sfida posta da un sistema dell’informazione in continuo e rapido mutamento, ma questo non può ricadere ancora una volta sulle spalle dei lavoratori e delle lavoratrici».
Il vertice Per questo Asu e Slc Cgil dell’Umbria, che si sono riunite giovedì alla Camera del Lavoro di Perugia, «tornano a chiedere che al tavolo già fissato per il prossimo 23 febbraio, presso la Regione dell’Umbria, si individui una soluzione alternativa ai licenziamenti». L’incontro tra Asu e Slc «è stato anche occasione per approfondire le problematiche complessive del sistema regionale dell’editoria e dell’informazione, a partire dalle numerose vertenze aperte sia in provincia di Perugia che in quella di Terni, vertenze che restituiscono un quadro di assoluta emergenza e rendono quantomai urgente un intervento pubblico a sostegno dell’occupazione e quindi della qualità dell’informazione e del pluralismo. Proprio per questo, Asu e Slc Cgil sollecitano l’approvazione in tempi rapidi della legge regionale sull’editoria, strumento in grado di restituire un po’ di prospettiva ad un settore che sembra al momento non averne».